1. Adorabili giochi pericolosi – Parte 8 – il Nipote guardone


    Data: 13/05/2024, Categorie: Cuckold Tradimenti Voyeur Autore: amoletettone, Fonte: RaccontiMilu

    ... eccitata. Aprii piano la porta, non aveva chiuso a chiave come al solito. Lo scrosciare rumoroso dell’acqua e i suoi vestiti a terra mi confermavano che era già sotto la doccia. Un attimo dopo vibrò il cellulare. Era la videochiamata di Paolo. Aprii la connessione video senza curarmi di quello che potesse vedere. Era già tutto cosi complicato. Come una ladra entrai e un paio di passi mi fecero guadagnare posto davanti al grande specchio sopra il lavandino. Da li riuscivo tramite lo specchio a vedere il box doccia dal lato non satinato oscurato. Francesco era di spalle sotto l’acqua scrosciante. Avevo il cuore in gola! Stava davvero venendo su bene.. le spalle vigorose, il culetto alto e completamente glabro . Ci misi poco però a scorgere anche il movimento del suo braccio che agitava adagio sul membro che nascondeva alla mia vista. Ero ancora impietrita e dubbiosa sul da farsi quando il suo viso si voltò. I nostri occhi riflessi allo specchio si incrociarono .-” Oh cazzo zia! che ci fai..” farfugliò lui mentre cercava di coprirsi a due mani rimanendo irritantemente di spalle. :-” Oh scusa Fra non volevo disturbarti..ho dimenticato alcune cose…non volevo interromperti” feci finta di recuperare qualcosina e piazzai il cell in un angolo del lavandino in modo che potesse riprendermi e non essere notato da mio nipote. “Fa come se non ci fossi tranquillo.. mi strucco e vado via..” Non ebbe il coraggio di dire nulla. Evidentemente era troppo eccitato e la voglia prese il sopravvento ...
    ... sull’imbarazzo e il disagio della situazione. Vidi allora lentamente il suo braccio riprendere a muoversi. Sempre di spalle, vergognandosi come un ladro. Io presi a struccarmi con lentezza innaturale mentre avevo gli occhi incollati su di lui. Qualche secondo poi girò il viso un attimo per sincerarsi che fossi ancora li. Ero li eccome, ad aspettare l’istante in cui avesse deciso di rivelare tutta la sua virilità. Mi guardò di nuovo, i miei occhi prima lo fissarono poi si abbassarono sul suo di dietro come a dirgli “avanti che aspetti…girati.. lo so che non aspetti altro”. E cosi finalmente fece. Un arnese oscenamente grande, venoso e duro si manifestò in tutto il suo splendore. 20 cm forse di più. Sicuramente il più grande che avessi visto. La mano chiusa sulla cappella rosso porpora scappucciava la pelle che la ricopriva a ritmo lento e regolare. I testicoli grossi e gonfi erano perfettamente proporzionati a tutto l’impianto. Madre natura era stata davvero generosa. Si accorse forse dello stupore che lasciò trasparire il mio volto. Si masturbava lento e orgoglioso davanti ai miei occhi. Il cellulare imperterrito continuava a riprendermi mentre fissavo lo specchio. Abbassai un istante lo sguardo e vidi Paolo nella penombra della nostra stanza ad assistere in silenzio a tutta la scena. La sua mano era fissa a massaggiarsi i boxer. Ma io ero estasiata dallo spettacolo che potevo godermi dal vivo. Continuavo a sorridergli e lo lasciavo fare. Ora erano gli occhi di Francesco che ...
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