1. Onda di calore, True Love (L. M.)


    Data: 12/05/2024, Categorie: Sentimentali Autore: Capitan_America, Fonte: EroticiRacconti

    ... mitra ci aspettavano vicino ad un accampamento. La baracca al centro delle tende era illuminata, sentivo il motore di un generatore. Le ragazze di Natasha indossavano una tuta di nylon bianca e le maschere antigas, ci hanno portate in un deposito dietro l'accampamento, dentro il freddo era allucinante, ancora più intenso che all'esterno. La superficie del capannone e di tutti gli oggetti al suo interno era ricoperta da una patina azzurrognola di ghiaccio. Natasha ha illuminato una specie di tavolo al centro del pavimento alzando la leva dei riflettori alogeni.
    
    Sopra c'era una cassa ermetica di acciaio, con una croce nera rovesciata disegnata proprio nel mezzo. Le Vondervotteimittis si sono messe ai lati della cassa, Natasha era di fronte allo sportello sigillato da un lucchetto. Una delle ragazze si è tolta la maschera e ha liberato i suoi lunghi capelli biondi dal cappuccio della tuta. Parlava con un marcato accento tedesco.
    
    "Lo abbiamo trovato a più di 300 mt di profondità"
    
    "Incredibile".
    
    Poi Natasha ha tirato fuori una chiave dalla giacca a vento imbottita e ha fatto scattare il lucchetto. Ha sollevato lo sportello ermetico ed è rimasta a guardarmi sorridendo.
    
    "Allora?"
    
    "Che cazzo significa?".
    
    Le altre sono scoppiate a ridere.
    
    "E poi dove cazzo è finita la testa? Qui c'è solo il corpo".
    
    Elena si è tolta lo zaino da montagna. Dentro portava uno scrigno di pelle, un cubo di cuoio nero sigillato da un altro lucchetto, sopra c'era un marchio di ...
    ... metallo con un'incisione. Una moneta di rame con due serpenti intenti a mordersi la coda. Quando Natasha ha fatto scattare anche il secondo lucchetto si sono improvvisamente accesi gli amplificatori sparsi per il campo. Una canzomne dei Beach Boys, Surfing USA. Ha tirato fuori delicatamente la testa di C. A. dallo scrigno e l'ha riposta nella cassa di acciaio. Ero sicura che una volta posata nella cassa mi avesse strizzato un occhio. Una tizia con la divisa da infermiera si è avvicinata di corsa. Capelli rosso fuoco con la frangetta sulla fronte, due tette enormi. Dal camice spuntavano una miriade di tatuaggi colorati. Alcuni inservienti l'hanno aiutata a spostare la salma su una barella. Poi sono spariti verso il fondo del capannone. Subito dopo Natasha e le Vondervotteimittis mi hanno accompagnata all'interno della baracca fino alla sala d'aspetto della sala operatoria. Appena la barella con il cadavere di C. A. coperto da un lenzuolo si è infilata all'interno della sala operatoria, sulla porta si è accesa una luce rossa al neon. Sopra c'era una rappresentazione caprina di Lucifero seduto sul numero 666.
    
    "Che accidenti significa questa storia? E' crepato! Non mi avete detto niente per tutto questo tempo!"
    
    "Siamo venute apposta, non farti prendere da una crisi isterica"
    
    "Vuoi dire che lo stanno rianimando?"
    
    "Hai indovinato. Ci abbiamo messo un po' di tempo e ci è anche costato una bella fatica. Tutto sommato non sono sicura che ne sia valsa la pena. Fosse stato per me ...
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