1. Onda di calore, True Love (L. M.)


    Data: 12/05/2024, Categorie: Sentimentali Autore: Capitan_America, Fonte: EroticiRacconti

    ... riuscita a vedere distintamente i cristalli di ghiaccio inondati da un'onda rosso scuro. Poi sono svenuta.
    
    - Allora? Lo avete ricevuto anche voi? Pasticcina -
    
    - E' arrivato questa mattina. Che cosa si vede sul tuo? C_Ca -
    
    - Una donna con un abito da sposa e un tizio con il giubbotto di pelle e la maschera da Hockey che si tengono per mano. La donna comunque non è molto vestita, ha un body trasparente senza niente sotto e dalla vita in giù ha solo il reggicalze e gli stivali con due tacchi da infarto. Dietro c'è scritto: scopare, con un'altra calligrafia c'è anche scritto vi aspettiamo e un cuoricino di fianco. LuckyStar -
    
    - In teoria sono tutti uguali. SpiderBaby -
    
    - Certo che scopare sembra scritto da un analfabeta. Pasticcina -
    
    - Vero. Raven -
    
    L. M. è tornata presto a trovarmi. Mi faceva visita sempre più spesso. Una delle tante notti passate a girare per la città ho incontrato C. A. in un bar. Ero entrata per bere latte e menta durante una pausa, il rullino era quasi finito. Al massimo ancora un paio di scatti. Lui era seduto in un angolo a bere una brewdog. Non mi ha prestato la minima attenzione, dopo essermi tagliata i capelli ero sicura che, appena li avesse visti, sarebbe venuto a casa mia per scopare. Invece non ha mai alzato lo sguardo dalla sua bottiglia. Gli occhiali scuri gli coprivano il viso. Poi è successa una cosa strana. Le immagini nella retina si sono offuscate e hanno cominciato a sovrapporsi ad una specie di allucinazione. Le ...
    ... dimensioni e le proporzioni degli oggetti erano del tutto irreali. Il bar è diventato di colpo buio, l'aria impregnata da una fitta coltre di fumo, come una nebbia grigia. Lui aveva addosso la sua divisa da SS. Mi ha parlato in una lingua incomprensibile, la voce a tratti veniva interrotta dal suono di un pianoforte scordato. Alle sue spalle si sono aperti nel buio gli occhi di L. M. poi si è dissolta nella coltre di fumo. Per un istante le immagini impresse sulla mia retina sono tornate normali. Lo sgabello occupato da C. A. era vuoto. Volevo alzarmi per lasciare il bar, ma la realtà si è di nuovo dissolta. L. M. seduta su una poltrona di pelle nera con le gambe aperte, mi ha sbarrato l'uscita. Si teneva le mani sulle ginocchia, la pelle nuda emetteva un bagliore blu intenso, il machete agganciato al suo guinzaglio ciondolava proprio dvanti alla sua fica. Ha piegato la testa da un lato e mi ha fissata con aria interrogativa. Ho visto i suoi pensieri sovrapporsi al suo viso come se si trattasse di uno schermo cinematografico, una proiezione della sua mente. Un labirinto di ragnatele, intrecciate lungo un corridoio interminabile. Sono scesa con lo sguardo sul suo corpo, avevo l'impressione che la Vedova Nera tatuata avesse cominciato a muoversi. Poi ho percorso il corridoio fino a raggiungere una parete nera. Scostavo le ragnatele delicatamente, con la mano. Al centro della parete, il corpo di una donna nuda con le gambe aperte, sembrava mimare una grossa M. La testa piegata ...
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