1. In calore


    Data: 01/09/2018, Categorie: Etero Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... così e poi mi piace farli. Però dentro quel bagno mi è piombato addosso come un Frecciarossa il bisogno di essere scopata. Non so mai esattamente il come e il perché mi arrivano queste botte assurde, ma arrivano. E lì ho fatto la cazzata, sì. Perché dovevo tenermi lui e invece mi sono detta “me ne trovo uno meglio, più alto, più grosso, più tutto”. E l'ho pure trovato. Se sei bella e puttana non è difficilissimo. Chiaro, dipende anche dalla concorrenza. Ma non ce n'era molta all'altezza. Così mi sono giocata tutto con uno superfigo: “me lo offri l'ultimo drink?”, “non hai bevuto abbastanza?”, “se non avevo bevuto non te lo chiedevo”. Mezz'ora dopo ero nella sua macchina che glielo pompavo come una disperata. L’ultimo drink, appunto, milkshake. Ma è stato una delusione, perché poi non è riuscito a ritirarlo su, quasi non poteva infilarsi l’impermeabile. E sì che sono stata compiacente e per nulla aggressive, eh? Almeno all’inizio. E' stato tutto enormemente cringe. E sgradevole. Ho avuto l’impressione che provasse a infilarmi nella fregna uno straccio bagnato. Mi sono spazientita, incazzata, me ne sono andata sbattendo la portiera.
    
    Però da quel momento ho voglia di cazzo, infinita. Incomprimibile. E' da sabato scorso che sto così. Ho bisogno. Sono in calore.
    
    Sì, ok, ho uno scopamico. Logico. Ma è fuori dai radar, ditemi voi se ci si può beccare la varicella a quest'età. Così la sera dopo ho mandato un messaggio a uno che ho conosciuto poco meno di un anno fa al ...
    ... mare. Uno niente di che, con una moglie niente di che, sulla quarantina. Però ci provava di nascosto dalla legittima consorte e io gli avevo lasciato il numero perché, in quel momento, mi divertiva l’idea di finire a farmelo mettere in bocca da uno sposato. O anche da qualche altra parte. Quando ti rendi conto di saper fare dei soffoconi da finale olimpica ti viene la voglia di misurarti con uno che ha il doppio dei tuoi anni, di sentirti dire “nessuna mi ha mai spompinato così, la mia signora neanche se lo sogna”. Comunque, anche se di tanto in tanto si faceva vivo e di tanto in tanto lanciava ipotesi di appuntamenti clandestini, non è mai successo niente. Più che altro chiedeva foto oscene, che qualche volta gli ho mandato badando bene a non mostrare il viso. L’ho contattato con un whatsapp: “che fai?”. Ci siamo dati al sexting, e pure la sera dopo. Un po’ noioso per la verità, anche se la seconda volta mi ha inviato la foto del suo cazzo e della sua mano sborrata. Il terzo giorno gli ho chiesto perché non mi portava da qualche parte, io e lui da soli. Mi sembrava arrivato il momento, lo davo per scontato. Ha risposto che non poteva, che era il compleanno della moglie. Non so se fosse una scusa o meno ma l’ho mandato affanculo, ho bloccato il numero.
    
    Poi è arrivato Francesco. Ok, come vuole lui, Frank. Conosciuto l'altra sera in un posto dove stavo facendo un ape con le mie amiche, tutte in versione elegant-zoccole-at-an-exhibition. Erano incuriosite al cospetto della ...