Il Lettino della palestra - 2 -
Data: 09/05/2024,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Maxborns4u, Fonte: EroticiRacconti
... più.
Sentivo come se il mio uccello che volesse strappare le mutande!
Lei spostò le gambe lasciandomi ammirare meglio il suo frutto.
Ipnotizzato ci appoggiai la mano aperta sopra.
Sospirò più profondamente inarcando la schiena.
Massaggiai il suo clitoride e poi percorsi con medio e anulare tutta la sua apertura.
Ora era completamente bagnata.
Infilai piano piano le dita fino a posare nuovamente il palmo della mano sulla sua pelle.
Muovevo le dita dentro e fuori sentendo i suoi umori inzupparla.
Alzò la testa e guardandomi si girò.
Per la prima volta vidi il suo seno nudo. Una seconda scarsa soda e alta, con areole gonfie e capezzoli dritti e tesi. Sotto il ventre piatto e un piccolo triangolo di un paio di centimetri di peluria rasa.
Ero sempre più rapito da lei.
La lunga attesa, il gioco a provocare e resistere ci aveva regalato un piacere inaspettato, un desiderio di toccarci ed essere toccati che rasentava il godimento puro.
Appoggiata con i gomiti posò i piedi sul lettino e, piegando entrambe le ginocchia, le allargò.
Al suo fianco la baciai appassionatamente, immediatamente ricambiato da lei.
La mia mano tornò ad accarezarle la figa inserendo nuovamente le dita in essa. Il palmo si muoveva sul clitoride mentre i miei polpastrelli massaggiavano il suo interno alla scoperta di punti sensibili da stimolare.
Allungò una mano, slacciò il nodo della tuta, ed estrasse l'uccello dai miei pantaloni. Lo accarezzava, lo stringeva e lo ...
... mungeva con delicatezza.
I muscoli addominali di Giulia s'indurivano e si rilassavano come quelli delle gambe.
Si bagnava e ansimava intensamente.
Aumentai la velocità e la forza e lei mugolii e umori finché, con tutti i muscoli tesi, venne schizzandomi sulla mano più volte. Ma io non mi fermai, continuai a masturbarla velocemente. Non smetteva di godere e dopo pochi secondi schizzò intensamente un'altra volta.
Mi abbracciò con forza e mi baciò mentre le sue gambe continuano ad avere spasmi di piacere.
Seduta sul lettino la girai verso me, percorsi con la cappella tutta la lunghezza della sua fessura, e, guardandoci negli occhi, glielo spinsi dentro.
Avvolto dal tepore del suo intimo,
abbracciati stretti, baciandoci teneramente, spingevo fino in fondo. Le sue gambe venivano totalmente spalancate dalle spinte in avanti del suo bacino.
Con le mani esploravo ogni centimetro del suo corpo. Le palpavo e strizzavo tette, capezzoli e culo.
Insinuavo il mio dito medio tra le sue natiche violando delicatamente quel monumento di bellezza.
Lei gradiva tutte queste attenzioni, sopratutto quelle per il suo buchino posteriore e me lo dimostrava spingendo più forte, mugolando più intensamente e bagnandosi a dismisura.
L'eccitazione era fortissima, la sua ma anche la mia! Non riuscivo più a fermarmi. Continuavo a penetrarla sempre con maggior foga e lei rispondeva schiacciandosi contro me.
G - "godo, vengo di nuovo, continua, più forte, dai, vieni con me! ...