1. Erotico carnevale


    Data: 07/05/2024, Categorie: Etero Autore: GiocoConTeXXX, Fonte: Annunci69

    ... ciascuno da dietro lo schermo del proprio telefono, si descrivevano a vicenda le immagini cariche di eros e i desideri nascosti, senza pregiudizi, e la fantasia di uno sollecitava e accendeva quella dell’altro. Così finivano spesso per incontrarsi in questi flash onirici, lasciandosi trasportare dalle loro menti, fondendo seduzione e intrigo ed entrando uno dentro ai desideri narrativi e carnali dell’altro.
    
    Fino a quel momento non era stato che un gioco. Solo quando Gina entrò nella bottega di costumi e vide le brillanti stoffe colorate, i pizzi sofisticati, gli ampi cappelli con piuma e le superbe maschere, percepì che da questa pazzia non si tornava indietro.
    
    L’abito che aveva scelto era composto da un corpetto senza maniche che fasciava e sottolineava la sua vita sottile, da cui partiva una gonna ampia ma non eccessivamente pomposa, lunga fino a terra. Il tessuto del corpetto era un elegante broccato che sulla gonna diventava più liscio e minimale, alleggerendo la suntuosità del vestito. Aveva scelto il rosso porpora con ricami neri e un solo accessorio, dei guantini neri di pizzo. Sopra avrebbe indossato una giacchina abbinata al corpetto, che lasciava ampiamente scoperto il collo e faceva il suo meglio per proteggere Gina dall’umidità pungente della nebbiolina che verso sera molto probabilmente sarebbe calata sulla laguna.
    
    La maschera, invece, non aveva avuto bisogno di noleggiarla, ne possedeva una comprata qualche anno prima per sfizio. Era fatta a mano in ...
    ... cartapesta e di forma asimmetrica cosicché non tutto il viso era coperto, lasciando spazio all’immaginazione di ricostruire il volto di Gina.
    
    Si era fatto pomeriggio e sulla strada di ritorno al b&b si iniziavano a incontrare le prime maschere e prendeva vita una Venezia d’altri tempi, in un’atmosfera elettrica e birichina, in cui il confine tra realtà e gioco si dissolveva man mano che ci si lasciava trasportare nel fascino del carnevale.
    
    Attraversando un campiello, incontrò una piccola esposizione di abiti settecenteschi di rinomati atelier. I suoi occhi furono catturati da un mantello di velluto rosso scuro lungo fino ai piedi e, come tutte le donne, non poté resistere alla vanità femminile né alle lusinghe del commerciante di provarlo. Un flash le passò davanti agli occhi: si immaginò entrare nella sala del ballo avvolta con quello splendido soprabito e liberarsene sensualmente, con un gesto semplice ma volto a catturare l’attenzione. L’esibizionismo ebbe il sopravvento sulla ragione, lo comprò nonostante costasse una fortuna, ma senza alcun rimpianto.
    
    Arrivata in camera, mentre iniziava i preparativi di trucco e parrucco dopo la doccia bollente, i suoi pensieri si spostarono proprio sul ballo, che non era esattamente quello ufficiale del carnevale né uno dei tanti altri pubblicizzati. Era di quelli riservati e senza locandina, a cui si arriva con un passaparola discreto e con accesso solo se presenti in lista. La serata iniziava alle 21 in un antico palazzo privato ...
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