Erotico carnevale
Data: 07/05/2024,
Categorie:
Etero
Autore: GiocoConTeXXX, Fonte: Annunci69
Il treno viaggiava a una velocità leggermente inferiore mentre lasciava la terraferma e percorreva ponte della Libertà, scivolando dolcemente sul binario. Seduta al suo posto finestrino e cullata dal lento avanzare del treno, Gina conosceva bene la sensazione di galleggiare quasi a pelo sull’acqua che di colpo affiancava la strada e i binari. Non era certo la prima volta, eppure non poteva staccare gli occhi dalle acque calme della laguna che riverberavano un pallido e gelido sole, trafitte di tanto in tanto dalle tipiche briccole. In lontananza, si stagliava lei. La città unica al mondo. Venezia.
Tutti i suoi compagni di viaggio, per lo più evidenti turisti con abbigliamento comodo e zainetto sulle ginocchia, condividevano la stessa meraviglia nell’osservare il celeberrimo campanile farsi sempre più vicino, stentando quasi a credere di essere finalmente approdati nella città famosa in tutto il globo e per la quale avevano attraversato svariati fusi orari seduti su stretti seggiolini.
Questi turisti mordi e fuggi le facevano pena perché sapeva che la loro gitarella diurna sarebbe stata semplicemente un’interminabile camminata interrotta solo per il rapido panino, furbescamente comprato alla stazione di Marghera, seduti sul gradino di qualche ponte. Non avrebbero colto che appena un lieve sentore di che cosa fosse Venezia, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore, si sarebbe tradotta in un asettico susseguirsi di ponti, palazzi, selfie e maschere. Sì, maschere. ...
... Era una mattina di febbraio, periodo del famoso carnevale.
Gina si ricordò improvvisamente perché era lì, anche lei quella sera partecipava al suo primo ballo in maschera. Forse definirlo ballo in maschera era un po’ riduttivo, ma cerco di non pensarci in quel frangente. Era entusiasta, impaziente, elettrica e intimorita allo stesso tempo e si chiese se qualcuno potesse leggerle in viso quel tramestio di emozioni.
Scese dal treno quasi senza accorgersene, tutta immersa nell’organizzare mentalmente la quanto mai insolita esperienza che si apprestava a vivere. Come ci si era ritrovata in quella situazione? Era partito tutto dai messaggi scambiati con lui. Feeling, simpatia, intesa mentale e poi una proposta. Aveva accettato, di pancia. Ora, proprio ora mentre calpestava il suolo di Venezia, stava razionalizzando che cosa aveva accettato.
Il filo dei suoi pensieri fu interrotto quando scese tutti i gradini della stazione e si ritrovò sul piazzale. Fece un sospiro di bellezza. Per quanto Santa Lucia non fosse il miglior punto panoramico e per quanto conoscesse quel luogo, non poté non bloccarsi un momento lì in mezzo come una turista qualunque. Come sempre, come tutte le volte. Non si è mai davvero pronti a rivedere Venezia senza restarne incantati.
Rivederla le faceva ancora più effetto quella volta, non riusciva a credere a quello che stava per fare.
Mentre si avviava verso il cuore della città, si chiedeva se era pronta ad andare fino in fondo o se sarebbe stato ...