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Cose di famiglia
Data: 06/05/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Lesbo Incesti Autore: LuckyPaola, Fonte: RaccontiMilu
... voglioso e poi basta mia dolce porcellina… ” dissi ridacchiando falsamente Mi chinai e un profumo di femmina in calore mi prese alla gola e mi avvolse travolgendo le mie resistenze… accostai le mie labbra a quel culo femminile e lo baciai prima dolcemente poi con maggior foga e desiderio, la mia lingua iniziò a giocarci roteando e distendendone ogni sua grinza e quando avvertii distintamente il suo rilassarsi il bacio si fece ancora più intimo e profondo… la mia lingua spinse e si insinuò quel tanto da sentire e carezzare la mucosa di quel paradiso… Il mugolio di Claudia che risuonò distintintamente compiaciuto nella stanza mi scosse e di colpo mi ripresi… Mi sollevai: “Scusa tesoro… ora è meglio che tu vada in camera tua” dico tutta trafelata rossa in viso e incredibilmente imbarazzata Lei si voltò seria… si girò su se stessa rimanendo sdraiata… nel farlo fece volteggiare le sue gambe sopra la mia testa mostrandomi tutto ciò che una donna può mostrare… mantenendomi fra di loro…ma quello che attirò la mia attenzione in quella manovra fu quella goccia di rugiada che apparve fra le labbra gonfie del suo sesso, una vista che fece bagnare me più di ogni altra cosa mettendomi ancor più in imbarazzo. “Scusa di che?” Esordì. “Te l’ho chiesto io… se non ti andava me lo dicevi. Ma Grazie per lo sforzo!” Falsamente imbronciata… “Comunque no! Non me ne vado!” “Tesoro… non possiamo!” Ribattei tenendo un tono deciso ma dolce… “Ascoltami mamma, se parli così ...
... allora sei tu a immaginare chi sa cosa… avevo bisogno di te… e tu sei qui con me! Voglio le tue carezze… voglio sentirmi la TUA bambina e lasciarmi coccolare… e dimenticare tutto il resto” “Si rischia di andare oltre…” la interruppi sfiorando la sua vulva e raccogliendo quella lacrima del suo piacere sul dito per poi mostrargliela “Dove andremo non lo so… ma dopo tanto tempo finalmente sto bene ed è merito tuo… continua a coccolarmi e se questo non è il modo giusto da usare con le bambine allora coccolarmi e trattami da adulta, non farmi più pensare,come una volta sapevi fare, fammi sognare!” La guardai fissa negli occhi e portai il mio dito con quella perla alle mie labbra. Che sapore scovolgente!!! Si alzò seduta.. prese il mio viso fra le mani e mi baciò… provò a farlo con la lingua e ad accostare la sua mano al mio seno. Fermai la sua lingua e delicatamente scostai la sua mano… Dio solo sa come avrei voluto lasciarmi andare ma ancora qualcosa me lo impediva. Potevo essere io lì per lei ma non viceversa, non ero pronta a questo. La spinsi e la feci cadere morbidamente sul letto… mi sdraiai su di lei. Avvertii i suoi seni sodi contro i miei, un contatto che tornò a turbarmi, i miei seni cosi normalmente sensibili pretendevano la loro dose di piacere…feci fatica a rimanere lucida. Baciai la sua pelle, ne assaporai il gusto e mi feci avvolgere dal suo profumo e lentamente scivolai in basso fino a poggiare il mio viso sui suoi seni di pietra, caldi sodi e ...