1. Cose di famiglia


    Data: 06/05/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Lesbo Incesti Autore: LuckyPaola, Fonte: RaccontiMilu

    La mia famiglia,cui si riferisce il racconto, è così composta: io, Paola 44anni, i miei figli Claudia e Giulio rispettivamente 20 e 18, il padre… ops! meglio dire “i padri” : inesistenti! Due comparse nella mia vita utili solo a farmi riprodurre.
    
    Direte voi : lesbica! NOOOO non solo direi eheheh!!! Bisex? Boh fate voi… amo il sesso in tutte le sue forme e con chiunque sappia emotivamente trascinarmi all’inferno. L’amore e gli affetti però sono
    
    riservati esclusivamente ai i miei figli.
    
    Nella vita di tutti i giorni siamo una famiglia “normale”: lavoro, scuola, gioie e dolori, fidanzatini/e che appaiono e scompaiono con relativo lutto a cui deve partecipare l’intera famiglia, anche nonni e zie, vere o promosse tali, le solite vacanze rovinate dalla solita febbre dei figli il giorno prima della partenza, insomma niente di nuovo sotto il sole.
    
    La mia vita privata invece resta tale anche per i miei cuccioli e loro, devo ammetterlo,
    
    l’hanno sempre rispettata e soprattutto mai ostacolata, casomai favorita.
    
    Ma ogni tanto a tutti, credo, capitano dei piccoli grandi terremoti che fanno crollare mura, sicurezze, equilibri lasciandoci nudi di fronte a noi stessi ma… ma poi tutto lentamente riprende vita, forma e “normalità”.
    
    Uno di quei momenti, nella mia famiglia, si verificò quel Venerdì sera.
    
    Giulio sarebbe rimasto fuori per festeggiare la fine dell’anno scolastico col suo gruppo di amicizie preannunciando che sarebbe rientrato tardi. Anche se di solito ...
    ... sono rigida sugli orari, a prescindere dall’età (18 anni), questa volta glielo concessi volentieri visto anche il modo esemplare con cui era stato promosso a scuola… è un ragazzo
    
    meraviglioso! E poi la cosa mi permetteva di restare sola con Claudia e di poter parlare con lei da donna a donna per scoprire i motivi che negli ultimi tempi le avevano fatto cambiare il suo comportamento anche in famiglia: aveva perso la gioia negli occhi e la sua dolce spensieratezza di solo un mese prima si era appannata e appariva solo di facciata! Quella sera non avrebbe avuto scampo! La detective Paola, come mi chiamano i miei figli, sarebbe entrata in azione!
    
    La cena trascorse molto silenziosa, lei immersa nei suoi pensieri ed io a logorarmi per lei. Lo so, lei è una donna fatta ma per me è sempre la mia bambina.
    
    Dopo cena ci accomodammo sul divano ed io cominciai a scavare nel suo cuore incontrando una forte resistenza ma nessuna diga può reggere a l’amore di una mamma. Le prime crepe lasciarono intravvedere il peso che la stava opprimendo fino a quando fra le braccia della sua mamma, in un pianto a dirotto, avvenne il disfacimento delle sue difese. Non potevo fare molto se non stringerla a me invitandola a sfogarsi. E cosi abbracciate ascoltai la mia piccola, i suoi primi veri dolori, quella orribile sensazione di essere stata ingannata, usata umiliata da quel ragazzo in cui aveva riposto tutti i suoi sogni. Banale, direte voi, ma i dolori di una figlia non lo sono mai per una ...
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