1. E siamo sempre in quattro… (il seguito di "cominciato in due e continuato in quattro")


    Data: 05/05/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    E SIAMO SEMPRE IN QUATTRO…
    
    (il seguito di COMINCIATO IN DUE E CONTINUATO IN QUATTRO)
    
    Dopo alcuni giorni lo chiamo ma non risponde e quindi lascio un messaggio dicendo chi sono. Mi richiama poco dopo ed è felice di sentirmi. Viene subito al punto: “il giorno dopo sono tornati, poi per due giorni non sono venuti. Oggi sono appena arrivato. Vieni? Vieni qui? Mi farebbe tanto piacere. Non immagini neanche cosa ti perdi.”
    
    Parliamo per un buon quarto d’ora e alla fine gli prometto che lo raggiungo.
    
    Dopo un’ora sono lì e lo trovo in quel posto quasi nascosto. Mi spoglio e restiamo a parlare per un po’ fin quando: “non sono arrivati e, vista l’ora, oggi non vengono più.”
    
    Chiacchieriamo ancora e mi confida che ha tanta voglia e si mette a giocare con il mio pene. Prima lo accarezza, poi lo tocca e infine si abbassa e inizia a lavorarci sopra con la bocca. Dopo un po’ si ferma e mi chiede: “mi monti? Vuoi?”
    
    Gli dico che non è che ne vada matto: “ma se vuoi…”
    
    “Ho capito che sei come me ma in mancanza d’altro… Vorrei sentirlo dentro...”
    
    Faccio per prendere il preservativo ma mi chiede di non usarlo e si mette carponi sopra il telo che aveva steso. Mi sistemo dietro di lui a gambe larghe e: “ho già messo il lubrificante…”
    
    Non mi resta che entrare. Vista la misura “normale” scivolo dentro come un coltello caldo nel burro e inizio a muovermi. Riesco ad andare avanti a lungo poi: “sto per venire. Adesso esco.”
    
    “No, no, vieni dentro.”
    
    Ci vuole poco e ...
    ... schizzo.
    
    Poco dopo siamo di nuovo seduti: “bello ma niente di speciale. Una scopata come tante…”
    
    “Sì, non sono neanche venuto. Sei durato tanto ma sei stato troppo delicato. Mi piace essere sbattuto per bene…”
    
    “Come con quei due?”
    
    “Sì!” e ridiamo.
    
    Passa un tipo sui quaranta che ci guarda ma si allontana subito.
    
    “Sono troppo vecchio per lui…”
    
    Continuiamo a parlare per parecchio scambiandoci confidenze e, quando decidiamo di andarcene, mi invita a casa sua. Abita poco lontano e vive solo.
    
    Mi offre un chinotto e mi fa vedere diverse foto che lo ritraggono, anche di quando era poco più che ventenne.
    
    “Ho cominciato qui a prenderlo e… non ho più smesso. Parliamo dei nostri amori e delle nostre avventure. In molte foto è nudo assieme ad un uomo, in alcune ce ne sono anche due. In una, che mi mostra quasi con soddisfazione si vedono sei ragazzi attorno a lui. Di ogni immagine ricorda dove è stata scattata e il nome di chi vi è ritratto e… quello che è “successo”...
    
    Mi colpisce quella di un ragazzo con la pelle scura e con un cazzo enorme: “ero in Grecia. Sette anni fa. Il ragazzo è turco, noleggiava motorini. Un’avventura di pochi giorni ma la ricordo come se fosse di ieri. Il più grande che ho preso. Dopo che mi scopava, il culo mi faceva male fino alla scopata successiva. Ma non sapevo resistere. Adorava il culo ma scopava pochissimo perché non trovava chi lo voleva prendere. Era troppo grosso. Mi ha fatto morire!”
    
    Ormai si è fatta ora di cena e decidiamo di ...
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