Una classica signora per bene
Data: 05/05/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: grifonearcigno, Fonte: Annunci69
... reggiseno per tenersi su senza alcun sostegno.
Ma quello che era stupendo era il suo volto angelico ma non troppo, a causa di due fantastiche labbra carnose al punto giusto il cui primo pensiero che mi fecero venire a vederle fu di mormorare tra me e me “se quelle labbra superiori sono lo specchio di quelle che ha in basso tra le cosce deve avere una fica di quelle che un tempo venivano definite fiche imperiali”
Facevano poi da cornice un nasino all’insù come una virgola, due occhi celesti come il cielo e una chioma bionda, lunga e selvaggia.
Vestiva poi elegantemente, come si addiceva alla circostanza e come forse doveva essere il suo stile.
Indossava un magnifico vestito di jersey colorato dove dominava il colore giallo arricchito da fiori variopinti e il verde dell’edera, il vestito vaporoso, che la fasciava magnificamente mettendo in risalto le sue curve mozzafiato, le arrivava fino al polpaccio, ondeggiandole addosso come una piuma ad ogni passo che dava; il tutto poi era reso più stimolante dall’ulteriore slancio che i 12 cm di tacco le davano, mettendo molto in risalto il suo superbo culo a cui facevano da contraltare le sue stupende tette a mala pena celate a un panorama più ampio da una scollatura generosa sì ma nello stesso tempo anche abbastanza contenuta tanto da non giungere mai alla sfacciataggine o alla volgarità.
Quando quell’angelica figura mi comparve davanti all’improvviso, sbucando da dietro un gruppo d’invitati per posare un bicchierino ...
... vuoto su un tavolo posto lì nei pressi e che teneva in mano con grazia dopo il drink di benvenuto, fu per me come ricevere un pugno nello stomaco, rimasi lì impietrito, letteralmente abbagliato da quella visione celestiale, la gola mi si seccò di colpo e il mio cuore si fermò per alcuni secondi.
Lei mi passò accanto con leggiadria, regalandomi un fugace sorriso di circostanza e avvolgendomi in una discreta e sensuale nube di profumo che sicuramente doveva essere di gran qualità.
Mentre mi passò accanto non riuscii a profferire parola alcuna tanto ero sbigottito, nemmeno di ricambiare il suo sorriso e l’unico pensiero che mi attraversò la mente in quell’istante magico fu un tantino prosaico: Dio che sventola, sembra addirittura più alta di me che, tuttavia, da misura di visita militare alla mano, supero il metro e ottantacinque di altezza.
Passato il primo momento di sgomento e ripresomi, la prima cosa che feci fu quella di cercarla con lo sguardo e poi, una volta individuata con la vista pensai che sarebbe stato molto meglio intercettarla fisicamente, così mi diressi con passo deciso verso colei che avevo già deciso doveva essere la mia prossima preda, oramai il cacciatore incallito si era destato e niente e nessuno lo poteva fermare.
Dunque mi avvicinai e, sfoggiato il sorriso più ammaliatore che c’era nel mio repertorio, mi presentai e con estrema galanteria le baciai con leggerezza il dorso della mano che ella, in verità, mi aveva porto solo per stringere la mia ...