1. La vendetta di papà


    Data: 03/05/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    ... carota, sarà due centimetri di diametro. Quella più grande forse la sentirai di più (estraggo la due centimetri e inserisco quella da quattro). Non espellerla (gli do una cinghiata dove capita e la rinfilo). Ti faccio un'altra foto.
    
    Ti stai agitando troppo, vorresti parlarmi? (Scuote la testa) Non preoccuparti, ti farò parlare quando avrò finito. Ora passo a un altro ortaggio, la zucchina, cambia la forma e la grandezza, ma prima ti inondo lo sfintere di vasellina per farla scivolare bene.
    
    L’hai sentita? I primi dieci centimetri sono spariti, il tuo culo li ha inghiottiti, non risucchiarla mi raccomando, ma non cacciarla neanche, altrimenti uso la cinghia.
    
    Dai gira la testa, guarda in dietro. Non posso chiederti di sorridere perché hai il cerotto. Voglio far vedere chi è quel fottuto piglia in culo che sodomizza un ragazzino di quattordici anni, mio figlio. (Gli urlo in faccia con tutta la rabbia che ho in corpo e gli sputo in un occhio)
    
    Adesso sei abbastanza largo e posso abbreviare i tempi tra un calibro e quello successivo e ad agni cambio di ortaggio faccio una foto, a ricordo.
    
    Questo Vittorio è l’ultimo ortaggio, una melanzana, quelle lunghe, avrà una circonferenza di sedici diciassette centimetri, lunga quasi trenta. Non te la ficco tutta, mi fermo a venti, ventidue, il resto sai a che mi serve? Ci faccio un foro, ci passo dentro un pezzo di spago lungo e, dopo che te l’ho infilata nel ...
    ... culo ti lego lo spago davanti, così anche se spingi per espellerla non può uscire, ingegnoso vero?
    
    Un’ultima foto e se ti giri a guardare sarà perfetta.
    
    E ora esco, ho bisogno di aria fresca e pulita.
    
    Stetti fuori più di due ore, per calmarmi e tornare ad avere la mente lucida. In un negozio di abbigliamento cinese comprai un paio di pantaloni e ritornai. Quando Vittorio mi vide il suo sguardo cambiò, si era visto morto in quello stanzino e ritrovato con la melanzana nel culo, come io lo aveva lasciato. Le lacrime che gli uscivano erano vere lacrime di pentimento.
    
    - Ora ti tolgo il bavaglio e mi fai una confessione per Mattia.
    
    Annuì con la testa.
    
    - Dammi un bicchiere d’acqua per favore.
    
    Lo accontentai, gli portai il bicchiere alla bocca e, aiutandolo a bere, gli dissi quello che doveva ripetere e, tenendogli il cellulare davanti alla bocca, lo sentii confessare il suo crimine.
    
    - Sono il più spregevole degli uomini, ho abusato di te Matteo, il figlio quattordicenne di chi mi considerava suo grande amico. Perdonami. Perdonatemi.
    
    PS: La mia vendetta è compiuta ma questo non mi fa stare meglio. Non so se mio figlio resterà condizionato da quello che ha subito. Certo è che se avessi denunciato o ucciso il suo violentatore, tutti ne sarebbero venuti a conoscenza. Ora siamo solo in tre a saperlo, sempre che uno di noi non voglia magari raccontarlo, a fin di bene, conservando l’anonimato. 
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