1. La vendetta di papà


    Data: 03/05/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: corsaro200, Fonte: Annunci69

    ... fuori una pistola da dietro i pantaloni, gliela punto contro e dico.
    
    - Vuoi vivere o morire.
    
    - Giacomo. Cosa vuoi fare con quella pistola.
    
    - Te lo ripeto ancora una volta, vuoi vivere o morire.
    
    - Vivere Giacomo, vivere. Perdonami.
    
    Allora faccio cadere per terra le manette che usano i poliziotti per immobilizzare un malfattore e col piede gliele spingo vicino.
    
    - Mettiti un bracciale al polso e entra nello stanzino.
    
    Mi sposto per farlo entrare, la pistola sempre puntatagli contro. Prendo il bracciale libero, faccio passare la catena dietro un profilato della struttura di acciaio e faccio scattare l’altro bracciale intorno al polso libero che ho portato dietro la schiena.
    
    - Giacomo cosa vuoi farmi, perdonami, fammi spiegare.
    
    Sono lle sue ultime parole e gli ficco in bocca un tovagliolo di stoffa, l’ho provato prima su di me, e con un cerotto gli copro la bocca. Il suo respiro diventa affannoso.
    
    - Se stai calmo vedrai che respirerai bene anche solo col naso.
    
    Ha gli occhi sbarrati, ci vedo la paura.
    
    Nello stanzino c’è un piano di appoggio dove vengono aperti i faldoni per un consulto. Ve lo spingo contro, arriva ad appoggiarvisi col ventre. Con la punta della scarpa lo colpisco ai polpacci e gli ordino di allargare le gambe.
    
    - Allarga di più e mettiti comodo.
    
    Con delle corde che fanno parte del corredo che ho portato con me, gli lego le gambe alla struttura.
    
    - E se non vuoi rimanere schiacciato sotto questi faldoni non agitarti ...
    ... troppo.
    
    Vuoi forse dirmi qualcosa?
    
    C’è tempo, stai tranquillo, ti farò parlare.
    
    Ora che è ben immobilizzato prendo le forbici e inizio a tagliare i pantaloni all’altezza del culo e, facendo centro il buco del culo, pratico un cerchio di buoni dieci centimetri di raggio. Qualche sforbiciata alle mutande e il culo di Vittorio è ben in mostra per il primo scatto fotografico.
    
    - Te l’ho sempre detto che hai un gran bel culo, tutto rosa come quello di un porco, un maiale depravato, pedofilo, della peggiore specie. Ma quel rosa diventerà presto rosso, rosso di fuoco.
    
    E con la cintura che gli sfilo dai pantaloni comincio a colpirlo dando sfogo alla mia rabbia. Ogni colpo è accompagnato da insulti scaturiti dall’odio che sto provando per chi ho trattato da amico e che ha abusato di mio figlio, un ragazzo di quattordici anni. Quando sono stanco di dare cinghiate riprendo il cellulare e faccio il secondo scatto su un culo rosso come un pomodoro.
    
    - Mi sono stancato, una pausa e riprendiamo.
    
    Anzi sai che faccio? Mi prendo un sedia, così sto all’altezza giusta. Il tuo bocciolo mi viene proprio davanti al naso, non scorreggiare però, ora è chiuso, te lo voglio allargare gradatamente. Sono stato dall’ortolano e ho preso tutti ortaggi a grandezza variabile, carote, zucchine e melanzane. E siccome siamo amici ho preso anche un tubetto di vasellina con il dosatore per versartela dentro le budella, serve a lubrificare e facilita la penetrazione.
    
    Non mi dire che hai sentito la ...