Bisce d’acqua
Data: 03/05/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Lesbo
Autore: Ukiyo, Fonte: RaccontiMilu
... volle interrompere la coreografia, perché si era incapricciato di Alena e del suo corpo da modella. Andò ad accomodarsi sul divano, accanto alla compagna, e invitò la ragazza a inginocchiarsi davanti a sé. Lei capì immediatamente cosa ci si aspettava, e iniziò a leccargli il pene lungo l’asta. Nadine ed Evita andarono ad accomodarsi ai lati dell’uomo, baciandolo a turno e accarezzandogli i pettorali scolpiti dalla palestra. Mentre lo sentiva affondare nel caldo umido della bocca di Alena, Jorge si prodigava a far godere le altre due, facendo scivolare le mani tra le loro gambe, frugando alla ricerca del loro centro di piacere. Era fantastico come all’inizio della serata le donne avessero creato una costellazione di piacere tutta femminile che lo escludeva, mentre ora era lui a poter godere di tutte e tre. Si sentiva potente. Eccitatissimo e potente. Nadine sembrò leggergli nel pensiero, perché smise di ansimare e si alzò in piedi. -Non resisto. Ti voglio- bisbigliò. Quindi, per rendere chiara la sua intenzione, si posizionò a quattro zampe accanto ad Alena, con il bacino provocatoriamente inarcato. Con un gesto della mano lo spagnolo bloccò la giovane, che con il suo ritmo serrato stava rischiando di farlo venire. Lei gli sorrise maliziosa, e assunse la stessa posa della cliente. -Non penserete di lasciarmi qui a guardare- disse Evita alzandosi e mettendosi a sua volta accanto ad Alena. Jorge iniziò da Nadine, scivolandole dentro come un coltello ...
... bollente nel burro. Gli bastarono pochi colpi di reni per sentirla gridare di piacere, quasi in modo selvaggio. In quei momenti era così diversa dalla figura elegante che impersonava nelle occasioni ufficiali. Ancora scossa dalla potenza dell’orgasmo, la compagna andò a sedersi sul divano per godersi la scena successiva. Fu il turno di Evita, posseduta quasi con furia, che si udiva dal martellare cadenzato dei fianchi di lui contro i glutei di lei, mentre le mani maschili tentavano di prendere quei seni grossi per intero, senza riuscirci. Jorge stava quasi per raggiungere l’apice, quando incrociò lo sguardo di Alena, che lo supplicava di penetrarla. Con la stessa eccitazione di un ragazzino a un altro giro di giostra, decise di accontentarla. Evita andò a rifugiarsi tra le braccia di Nadine, che si premurò di portare a compimento con le dita il godimento che il compagno aveva interrotto. Chiese alla colombiana di fare altrettanto, senza staccare gli occhi da Jorge che sbatteva la ragazza davanti a lei. Quando quest’ultima vocalizzò il proprio piacere con grida crescenti, godette di nuovo, abbandonandosi contro i grandi cuscini di seta. Ma Nadine non poteva riposare, non ora. Prese la scatolina di giada dal tavolino di fronte a sé. L’aprì, e scoprì la polvere bianca al suo interno. Ne mise una piccolissima quantità sul dorso della mano, e l’inspirò con forza. Quindi guardò Alena negli occhi e, come per sfidarla, mormorò: -Abbiamo appena cominciato-