Un Mondo Spietato – Collana il Dravor Vol.I
Data: 01/05/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Lesbo
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
... due amanti rimpiangendo di non essere al posto della padrona. Quando Zuna si riprese si sollevò dall’asta che ancora la penetrava e perdendo il sugo che l’aveva riempita si sistemo sul bracciolo della poltrona. – Che troiaio. Su schiava, vieni qui a pulire tutto. – Saa arrossì ed avanzò carponi verso i due amanti, quindi avvicinò la sua servizievole lingua alla fica della padrona. Zuna con una mano abbracciava Koss mentre lo baciava e con l’altra mano guidò la testa di Saa tra le sue gambe. Saa la ripulì coscienziosamente e quindi la padrona la spinse sulla cappella dell’uomo. Saa se ne prese cura e mentre ripuliva il padrone sentì tra le sue gambe farsi strada il piede della sua amante. Saa sentì dapprima il dorso del piede, poi le dita affusolate e nervose della padrona. Queste ultime erano pericolosamente dotate di unghie tanto lunghe quanto belle, smaltate di un vivido rosso. Zuna si stava fottendo così la schiava, che ormai eccitata oltre ogni limite si lasciò di buon grado fare dal piede della padrona mentre cercava di completare il pompino che molto tempo prima aveva cominciato. Infatti Koss aveva rizzato nuovamente e sotto i baci e le carezze di entrambe le donne stava rapidamente per raggiungere un nuovo orgasmo. Anche Saa voleva godere e per ottenere il piacere agognato si era impalata senza ritegno sul piede proteso della padrona, incurante del pericolo rappresentato da quelle lunghe ed affilate unghie. La schiava aveva sincronizzato il movimento del bacino con ...
... quello della testa e sperava di raggiungere l’orgasmo nello stesso tempo in cui avrebbe fatto godere il padrone. Ci riuscì mirabilmente, non per nulla era una delle migliori schiave, se non la migliore, del Dravor.
Quella del Dravor era essenzialmente una società rurale, con diverse cittadine sparse per l’impero che avevano funzioni amministrative per il territorio circostante e nelle quali si concentravano le attività commerciali ed artigianali. Non vi erano industrie vere e proprie, anche se vi erano aziende di trasformazione con diverse centinaia di schiavi che trattavano le più svariate materie prime e qualche miniera che poteva contare anche un migliaio di schiavi. La mancanza di energia e di tecnologia impediva che l’industria si sviluppasse ulteriormente ed il governo del Dravor era attento a che venisse mantenuto lo status quo. Kuanta sorgeva nell’estremo sud, sul mare non lontana dall’antica Città del Capo che ormai era un cumulo di rovine. Kuanta in quel momento contava centomila abitanti tra dravoriani e schiavi, con una leggera prevalenza di questi ultimi, circa sessantamila. Gli schiavi che vivevano nella capitale lavoravano essenzialmente come domestici o per l’amministrazione locale e del Dravor, ma non pochi lavoravano negli esercizi commerciali o professionali dei loro padroni. Quelli che lavoravano per l’amministrazione svolgevano tutti i lavori più umili, come gli uomini e le donne delle pulizie nelle strade e nei palazzi del Dravor, ma non pochi, quando ...