Maya e Alex 2 - pt.1/2
Data: 31/08/2018,
Categorie:
Etero
Autore: AleSte9, Fonte: EroticiRacconti
... certo molto elegante.
S: «In effetti sì. Dal terzo anno di liceo, quindi... saranno almeno otto anni.»
Era veramente passato così tanto tempo? Erano passato veramente otto anni? Nemmeno il tempo di realizzare che subito sento una mano appoggiarsi alla mia schiena, vedo Maya dietro di me e sul volto ha un'espressione tanto felice quanto curiosa. Scuoto la testa e le metto un braccio attorno alle spalle.
A: «Hai ragione. Samu questa è Maya, la mia ragazza. L'ho conosciuta dopo la scuola.»
Noto come lo sguardo di Samuele squadra Maya, uno sguardo che in molti hanno quando sono attorno a lei, che sarebbe potuto essere descritto come: voglioso o lussurioso. Osservo anche io la mia ragazza, come la vede Samu in quel momento, lasciando scivolare lo sguardo dai suoi occhi grigio azzurri, contornati dall’eyeliner nero che le dona profondità, alle labbra carnose dipinte di rosso per l’occasione. Ancora più giù, le spalline dell’abito nero che contrastano con la pelle abbronzata e, qui mi manca il fiato, quella scollatura così profonda da far intravedere l’inizio del tatuaggio che porta sotto il seno. Le aderisce addosso come una seconda pelle, finendo appena sotto il culo sodo, le gambe avvolte dalle calze velate e ai piedi dei meravigliosi tacchi a spillo rossi. Il mio sorriso scema un poco alla volta quando Maya, sembra ricambiare quello stesso sguardo. La mano di Maya si allunga verso Samuele e lui la prende, con delicatezza e grazia, rivolta la sua mano e ne avvicina ...
... il dorso alla bocca.
S: «Incantato...»
Sembra uno di quei gesti triti e ritriti in quelle americanate romantiche, film a volte troppo esagerati e inverosimili, ma che a volte conquistano. Maya si morde il labbro inferiore sorridendo divertita.
M: «Che galantuomo. Apprezzo molto la galanteria negli uomini d'oggi.»
Disse quella che durante le nostre serate di sesso selvaggio mi chiede di sfondarla come se non provasse dolore.
Torno a sorridere come se nulla fosse successo, anche per evitare di sembrare scorbutico, dopotutto non potevo mica fare una scenata di gelosia così su due piedi. Invito Samuele a prendere da bere e andare dagli altri.
Non appena tornati dagli altri, il gruppo intero si dimostra altrettanto felice di rivederlo, dopotutto eravamo tutti compagni di scuola e rivedere un vecchio amico fa sempre molto piacere. Tra shottini e cocktail sorseggiati come fossero acqua la serata continua all'insegna dei ricordi dei vecchi tempi del liceo, finché uno ad uno, tutti non iniziano a tornare a casa. Chi più barcollante e chi meno, ma la serata è finita ormai, ma non per noi.
Ormai manchiamo solo noi e per tutta la serata non posso fare a meno di notare gli sguardi lussuriosi che la mia fidanzata si scambia con Samuele. In alcuni momenti la vedo schiudere leggermente la bocca e inumidirsi le labbra, per poi deglutire a fatica; ormai erano anni che stavamo assieme e avevo imparato a conoscerla: voleva scoparselo.
In quel momento mi tornò alla mente il ...