1. Il carrozziere di fiducia


    Data: 31/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69

    ... collo. Anche io avevo voglia di toccarlo, e provai a muovere la mano verso il suo cazzo, ma Rüdeger mi bloccò il polso, dicendomi deciso:
    
    -“Dopo Michelle.. Ora tocca a me!”
    
    Ero nudo, Rüdeger toccava tutto il mio corpo con ogni mezzo, mani, lingua, strusciandosi su di me col cazzo duro e grosso. Era un cazzo enorme, grosso, con una cappella gigante, con una grande fessura e molta pelle intorno.
    
    Lo sentivo sull'ombelico, lo sentivo sui coglioni, lo sentivo sulla pancia, ne sentivo l'aroma. Avevo il bisogno di annusarlo, anche di leccarlo, di succhiarlo.
    
    Ed invece fu Rüdeger a scendere verso il mio cazzo ed a prenderlo in bocca. Non avevo mai sentito una sensazione così forte. Rüdeger era dolcissimo, stimolava il mio cazzo in maniera delicata, facendo roteare la lingua alla base della mia grande cappella, infilando la lingua nella fessura.
    
    Nello stesso tempo, solleticava il buchetto liscio del mio culo, con un dito. Ed io mi contraevo ogni volta che provava a spingerlo dentro, ma Rüdeger mi diceva di calmarmi, mi avrebbe solo fatto godere. Ed era vero, provavo sensazioni splendide, quando il suo pompino inesorabilmente mi portava a due passi dal piacere, lentamente, per poi fermarsi proprio quando stavo per sborrare. Era una stimolazione incredibile, ma Rüdeger si fermava sempre. Ad un tratto si sollevò su di me, in piedi, e prese a spogliarsi completamente. Era un toro, un gigantesco uomo che guardavo dal basso con ammirazione e passione. Rüdeger si mise in ...
    ... modo che io potessi succhiare il suo cazzo, e prese in bocca il mio, in un meraviglioso 69. Avere il suo cazzo in bocca non fu una sorpresa, mi trovai a muovermi all'unisono con lui, ad accogliere il suo cazzo nella mia gola come lui accoglieva il mio, in una sintonia quasi magica. Rüdeger era forte, e comandava, essendo in alto, i ritmi della cosa, ma i nostri corpi si erano sincronizzati, ed il ritmo era simultaneo.
    
    Quando il piacere stava per esplodere, Rüdeger mi si avvicinò, guardandomi dolcemente e toccandomi tra le cosce, e mi disse:
    
    -“Voglio entrare dentro di te, ma prima che questo accada ti voglio dentro di me, ti va?”. Lo guardavo. Mi sorrideva dolcemente, e si vedeva che le parole venivano da una parte molto profonda di lui.
    
    Lo feci adagiare sulla spalla, e lui inarcò il bacino, dopo aver messo un cuscino sotto la schiena. Leccai il suo buchetto con sapienza, sentendolo gemere per il piacere. Mi tirava per la nuca a sé, spingeva la mia lingua dentro il suo buco, mugolando, e fremendo di piacere. Mi sollevai e risalii percorrendo la sua pancia con la mia lingua, piano, indugiando sull'ombelico, risalendo ai capezzoli, leccando i lobi delle sue orecchie finché la mia cappella venne a contatto con il suo buco. Lo sentivo aprirsi, chiamarmi dentro, lo sentivo desiderarmi.
    
    Entrai piano, ogni centimetro del mio cazzo penetrava lentamente allargandolo dolcemente ed ad ogni lenta avanzata, lui spalancava gli occhi e mi sorrideva, tirando a sé il mio viso per ...
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