1. Il carrozziere di fiducia


    Data: 31/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69

    ... perché mi attraevano molto figure più grandi di me, dall'aspetto un po' rozzo, manovali, meccanici, muratori, camionisti del tutto diverse dalle figure che il mio lavoro di traduttore mi faceva incontrare normalmente, ovvero gli uomini incravattati, tutti uguali, i cosiddetti “uomini grigi” di una bella favola moderna. Spesso scopando con Julia, pensavo alla possibilità di avere tra le braccia un corpo maschio al posto di quello femminile. La crisi con Julia era arrivata a piccoli passi, perché non accettavo di mentire ad una persona così bella, avevo deciso di prendere tempo per me, per capire “cosa volevo fare da grande”.
    
    Arrivai da Rüdeger alle diciotto. Rüdeger era splendido nella sua tuta, anche se affaticato ed unto. I suoi occhi celesti ed il suo sguardo dolce erano uno splendido contrasto rispetto all'aspetto burbero del suo fisico.
    
    -“Come state, Dottore?” mi disse.
    
    -“Bene Rüdeger, ma per favore io sono Michelle”.
    
    -“Grazie!”, e mi tese la mano in segno di gratitudine.
    
    Strinsi quella mano forte, e ne assaporai la decisione ed il calore. Mi sembrò stupendo stringerla, ed indugiai, guardando sempre Rüdeger in viso, in quegli occhi dolci e maschi.
    
    Dopo un intervallo di tempo che mi sembrò durare un’eternità, ci recammo a vedere l'ammontare dei danni.. fu un terribile preventivo.
    
    Shade! In quel difficile momento, era complicato affrontare una spesa così grande, avevo altre priorità, ma decisi di eseguire in ogni caso il lavoro. Chiesi a Rüdeger se ...
    ... potevo offrirgli un caffè, e lui accettò con piacere, dicendomi che la sua giornata di lavoro era conclusa. Mi disse che doveva cambiarsi, e mi chiese di attenderlo un momento. Lo seguii con gli occhi, mentre si dirigeva verso lo spogliatoio, abbassando la zip della tuta e scoprendo così, appena, un enorme torace contenuto da una canottiera a costine, dalla quale emergevano peli neri e riccioloni.
    
    Cazzo, come avrei voluto seguirlo in quello spogliatoio e guardarlo mentre si spogliava. Non so cosa avrei potuto fare, ma lo stimolo era quello di guardarlo. Difficile fare con lui le cose che facevo con Julia. Cosa si può fare con un corpo così maschio. Nel pensarlo mi eccitavo ed avendo “un cazzo di tutto riguardo” credo che la mia erezione fosse evidente.
    
    Fortunatamente non c'era nessuno in giro, a parte Rüdeger, che nel frattempo si era rivestito, un paio di jeans, scarpe da lavoro beige e camicia cotone a scacchi rossa e nera, con addosso un gilet da escursionista, ero preso dal suo aspetto e mi chiedo se avesse notato il mio interesse acerbo o la mia erezione.
    
    Andammo in un bar vicino, l'officina di Rüdeger, la zona nella quale ero cresciuto. Il bar era pieno di bulletti, di adolescenti in scooter, di gente semplice. Rüdeger mi chiese subito se facevo sport, a suo avviso dovevo allenarmi ogni giorno, a giudicare dal fisico possente che avevo. Gli dissi che facevo ginnastica artistica, cavallo con maniglie, gli anelli, la sbarra e le parallele simmetriche.. lui disse che ...
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