1. Il carrozziere di fiducia


    Data: 31/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Michellerimini, Fonte: Annunci69

    ... gambe leggermente divaricate a far da spinta sui polpacci per raccogliere la forza, quella zip semi aperta, e la pancia scoperta con il pelo che fuoriusciva.
    
    Tremavo ma desideravo non so neanche io cosa, forse solo guardare quel corpo, forse solo sentire quel calore più vicino a me. Rüdeger mi chiese di illuminare un po’ più in fondo e dovetti spingermi quasi al suo fianco per raggiungere la zona indicata. A quel punto posai la mano sinistra, per restare in equilibrio, sul suo torace. Il mio viso e quello di Rüdeger erano vicini. Al tocco della mia mano, Rüdeger socchiuse gli occhi, e sentii tutta la sua forza e la sua tensione rilassarsi.
    
    Riaprì gli occhi e fissò i miei, senza dire nulla, poi li riaprì, e vidi gli occhi più belli che mi fosse mai capitato di vedere.
    
    Rüdeger aveva mollato la tensione fisica, si era lasciato andare, aveva disteso le gambe, lasciandole sempre divaricate. Lasciò la chiave inglese che aveva nella sua mano sinistra, e mise la mano forte e calda dietro la mia nuca, sempre guardandomi negli occhi.
    
    -“Michelle'' mi disse tirandomi dolcemente a se il mio capo fino a far venire a contatto le nostre bocche, e in quel modo iniziò a baciarmi intensamente, prendendo nella sua bocca la mia saliva, ripassandomi la sua, in un intreccio totale, in un abbandono immediato. Anche io aprivo la mia bocca in maniera diversa da come facevo normalmente. I baci con Julia erano belli, ma qui mi rendevo conto che anche io potevo ricevere qualcosa. Tremavo, ero ...
    ... rosso in viso, e desideravo esprimere tutto quello che sentivo per quell’uomo.
    
    -“Usciamo da qui, Michelle'', mi disse Rüdeger.
    
    Sentivo l'imbarazzo di interrompere quel momento, di ritrovarmi al cospetto di quell'uomo così come lo avevo visto fino al giorno prima, il mio carrozziere, ma nello stesso tempo volevo creare condizioni di maggiore comodità mentre Rüdeger continuava a baciarmi.
    
    Ci sollevammo in piedi, e Rüdeger mi strinse forte infilando la lingua nel mio orecchio destro, neanche avesse capito che quello mi avrebbe fatto perdere il controllo. Ed infatti le mie gambe tremavano ed il fiato divenne più pesante.
    
    Rüdeger mi prese per mano. Non avevo mai visto due uomini prendersi per mano, e forse se mi fossi visto da lontano mi sarei sentito ridicolo, ma quell'uomo maschio e sudato mi teneva per mano, e mi portava nel suo ufficio, e la cosa mi sembrava tutto fuorché che strana.
    
    Rüdeger mi fece stendere per terra su un tappeto ampio e soffice, perfettamente pulito. Sempre baciandomi, mi tolse la T-shirt, ed iniziò a leccare e mordere i miei capezzoli. Mai nessuno mi aveva stimolato lì. Ero io, normalmente, a torturare i capezzoli di Julia, ma perché questa cosa mi stava facendo impazzire?
    
    Più Rüdeger continuava a leccarmi i capezzoli più inarcavo la schiena, in preda a veri e propri spasmi che riuscivo a contenere con difficoltà. Rüdeger tolse i calzoncini. Lo faceva con la mano destra, mentre con la sinistra mi teneva la nuca, piantandomi la lingua nel ...
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