1. Sentori inenarrabili


    Data: 26/04/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... Le sue mani passavano accarezzandole le natiche di lei. L’accarezza. Vuole sicuramente infonderle coraggio, pure lui come me ha capito il gesto di quella splendida donna:
    
    “Molto bene bestiolina, noto che gradisci assai”.
    
    Io dalla mia visuale non sono in grado di vederla in faccia, sono desolata, vorrei che sapesse che sono accanto a lei, che potesse leggere nei miei occhi quanto la contemplavo e la stimavo, ciononostante intravedevo lo scemo, lo percepivo un individuo equivoco, infido e sfuggente, perché si notava che si scatenava vedendo la moglie nelle mani d’un altro maschio contro la sua propensione, contro la sua tenacia, eppure Géraldine era allineata, disposta e schierata a tutto per lui. Al presente lo vedo far calare la cerniera dei pantaloni, con il cazzo tra le mani che tenta di masturbarsi. Lo sapevo, lui è un segaiolo impotente, inconfutabile è che nei suoi occhi non si poteva leggere null’altro, che la voglia di soddisfare sé stesso. Il mio precettore la lascia e viene da me e annuncia:
    
    “Avvicinati bestiolina, diamo un bel saggio a questa sgualdrina, così vedono come sei ferrata. Non ci tieni nel far conoscere come sei disciplinata e ubbidiente?” – brandendo la mia cordicella per cani e rifilandomi una brusca tirata, facendomi gattonare fino al palo.
    
    Adesso avverto di netto lo sguardo del stolto e sprovveduto individuo. M’aggancia le caviglie divaricandole, so cosa vuol compiere, che cosa desidera eseguire. Ora vedo la frusta, la mia dolce ...
    ... tentazione. I miei seni sono ormai dolenti e il legno sfrega contro i miei capezzoli ormai duri. Quel frustino vibra, s’abbatte sulla mia schiena e sulle mie natiche, è duro, inerte e inflessibile mentre batte la mia carne. Io ansimo, mugolo, non voglio parlare, non posso, c’è un ordine ben preciso:
    
    “Fermo, adesso basta, smettila, non farle del male” – si sente la voce improvvisa e roboante di Juliette.
    
    “Tu non immischiarti, pensa ai fatti tuoi” – è la voce sferzante di lui.
    
    Il frustino prosegue, non ho il tempo di pensare più a lei, devo concentrarmi, non devo far uscire nulla dalle mie labbra, colgo che afferra qualcosa e lo sento tornare. Riesco a vedere che lui le divarica le natiche e cerca di far scivolare un fallo artificiale. La sua cavità pelvica è incapace di trattenersi, simula con i suoi movimenti un amplesso. Lui cerca il piacere, lei soggiogata accetta, io sono ormai sola su d’una nuvola tutta mia alla ricerca del mio personale piacere, alla ricerca d’un assurdo e inverosimile orgasmo. Io abomino questo tipo di sensazione, esecro quel gingillo, perché sono cose orrende, perverse e tremende, perché ti conducono fino alla soglia, ti fanno apprezzare il panorama, ti fanno entusiasmare, dopo t’impediscono di spiccare il volo nel totale piacere:
    
    “Com’è graziosa Géraldine. Ti piace? Adori vedere il suo didietro colmo? La vorresti per spassartela?”.
    
    Io sentivo che la stava battendo sulle natiche, era un suono particolare, le natiche di Géraldine erano formose e ...
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