Tua…(Capitolo8)
Data: 25/04/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu
... subito. “Si, si, da poco, intanto te la porti in vacanza. Piacere, sono Vale, un caro amico di questo disgraziato. In realtà è come se fossimo fratelli, ma lui non te lo dirà mai. Fa il prezioso”, dice Vale, rivolto verso Jay. Le porge la mano, e lei ricambia, dandogli due baci sulle guance. Nel frattempo è Daniele a pararsi davanti a me. “Guarda che io pure ho le pacche da darti eh”, mi dice. Ci salutiamo, poi vado a salutare Pia e Alessia, mentre anche Daniele conosce Jay, ed esclamo: “Si ma mica sono l’unico a dover fare delle presentazioni”. Guardo Emiliano. Vale ribatte subito: “Eh, ma lui è il donnaiolo seriale che ha deciso di mettere la testa a posto, tu sei quello che ce ne avrà fatte conoscere si e no due in quindici anni, vergogna!”. Ridiamo tutti. Emiliano mi presenta Giulia, i miei amici finiscono di presentarsi a Jay, che più che imbarazzata, sembra eccitata dalla situazione. Sorride, anzi ride alle battute dei miei amici. L’inquisizione da parte dei miei amici non tarda ad arrivare. Mentre ci facciamo portare da mangiare e da bere, iniziano a chiedermi dove ho conosciuto Jay, come ho fatto colpo su di lei, ma soprattutto come lei ha fatto colpo su di me. “Sai, di solito Alex è un tipo che non va oltre la prima notte. La seconda, al massimo. Poi appena si accorge che qualcuna gli chiede un tentativo di relazione, scappa. Devi essere speciale, se è arrivato a portarti fin qua”, spiega Valentino a Jay. Lei lo osserva, non si fa scappare una singola parola. ...
... Arrossisce. E io osservo lei. Se i miei amici sapessero come stanno realmente le cose, non so quanto continuerebbero a parlare così bene di me. Però hanno ragione su una cosa: Jay è speciale. Pur essendo la donna di Ay, ho fatto un passo enorme, portandola con me e presentandola come mia. Un passo che in passato ho fatto con solo due donne. “Terra chiama Ale, cucù, compà svegliaaaa”, mi urla Daniele in un orecchio. “Capisco che Jay è uno schianto, ma le stai sbavando addosso”, mi dice. Scoppiamo tutti a ridere. Effettivamente mi ero perso nei pensieri. Jay ride, mi guarda con aria di soddisfazione. Arrivano gli sfilatini che abbiamo richiesto. Iniziamo a mangiare e Jay racconta come l’ho abbordata all’uscita della metro, facendo ben attenzione a non menzionare mai Ay. Torno ad osservarla, mangiando lo sfilatino e commentando di tanto in tanto, aggiungendo le mie impressioni, i miei pensieri di quei momenti. “Non me lo avevi mica mai detto che se non fosse stato per quegli shorts probabilmente non mi avresti notata”, mi dice Jay, dandomi uno schiaffo sul braccio. Sorrido. “Però ti ho detto che avevo notato il tuo fondoschiena, siamo lì!”, le rispondo, dando il via al primo momento di malizia della serata. Jay sembra a suo agio, pur avendole appena fatto un complimento esplicito. La vedo mettere una mano sotto il tavolo. Mi hanno fatto mettere seduto a capo tavola, Jay è alla mia destra, e sento il suo ginocchio strofinarsi sul mio. Poi arriva la sua mano. Sento le sue dita ...