Primo maggio-Il giro sui panchinoni
Data: 25/04/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Vandal, Fonte: EroticiRacconti
... dell’oltrepo’”
“Peccato non essere in stagione. Sarebbe stato suggestivo osservare un campo di lavanda”
“Di qui, è suggestivo anche quando l’uva matura. Dovresti venire a farti un giro a metà settembre”
Sono lì e penso alla fortuna che ho avuto ad incontrare sta tipa che fa molto Falcon Crest. Esistono le coincidenze? Mi sto facendo un film mentale per conto mio? “Dunque, è stato solo un caso che ci siamo incontrati”
“Sì e no. Hai scritto su Faceb che ti saresti fatto un giro in collina. Ti ricordi cos’ha risposto a Ghisa99? Mi farò un giro su a Mornico, passando da Boffalora e, poi, magari punto verso la panchina gigante di Calvignano”
“Sì,è il mio giro cult. E poi volevo vedermi sta cavolo di panchina gigante e vedere come ci si sente”
“Allora, basta dirlo” corre via, si ferma di colpo, mi fa cenno con la mano “Vieni, ti ci porto”
La panchina gigante è di colore rossa. Si chiama Travaglino dal nome delle cantine omonime che posseggono tutta la collina. Loro hanno finanziato la struttura, che domina il pendio scosceso della collina, i vigneti e, sul fondo, la massiccia costruzione quadrata ricavata sui resti di un antico monastero.
La panchina è subito sotto il livello della strada. Il parcheggio lo trovo cinquanta metri più avanti, vicino ad un cimitero. Bella posizione per mettere un’attrazione turistica. Sulla nostra sinistra, dietro un vecchio casolare abbandonato, due parapendii si rincorrono nel cielo tinto di blu.
“Tu lo sai da chi è ...
... arrivata questa idea e perché?”
“So di un tizio, nelle Langhe. Un qualcosa che serve a promuovere il micro turismo. E’ iniziato lì, poi si è espanso nel piemonte e in Lombardia” rispondo
“Chris Bangle” annuisce “Nasce per sostenere le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigiane dei paesi in cui si trovano queste installazioni fuori scala. Qui, in Oltrepo’ ne spuntano parecchie. C’è n’è una a Costa del vento, dopo Montalto. A Retorbido, Romagnese, Codevilla, Casteggio. Quella a CAsteggio mi piace di più perché è l’unica ad avere un nome”
“Potreste costruirne una anche voi. Il panorama non è male”
“Non sono molto favorevole alle panchine. Possono anche attirare turisti zonali ma, per me, sono un deturpamento del paesaggio”
“In effetti” in un contesto di bei paesaggi, fatti di vigneti, colline erbosi e borghi caratteristici, spicca il pan chinone colorato che è un pugno in un occhio ma, attira la gente. Uno se ne va a vedere la panchina, poi adocchia un ristorante, ci si ferma, magari anche solo per un caffè. Si gusta la vista, i prodotti tipici, si annusa l’aria pulita della collina
Scendiamo dall’auto. Fa caldo. Lei che cammina volteggiando come una delle tante farfalle colorate che ci svolazzano attorno. Mi fermo, mani sprofondate nelle tasche, lo sguardo che si sposta ora sui parapendii colorati, ora sulla panchina, ora sulla massiccia costruzione delle cantine. “Vieni” un dislivello di un metro, lei che salta con un’agilità flessuosa, la gonna che si ...