1. La capa dei miei sogni ii


    Data: 24/04/2024, Categorie: Tradimenti Autore: rispettoso8, Fonte: Annunci69

    ... gatta. Tre secondi di silenzio di tomba. Mi inclinai leggermente verso il suo capezzolo sinistro e mi fermai proprio all’ultimo momento. Lo salutai con un lungo respiro caldo. Reagì subito, cercando di bucare il reggiseno e la blusa.
    
    Joanna deglutì. Con la mano sinistra toccai la sua gamba appena sotto l’orlo della gonna e la afferrai appena sopra il ginocchio. Non si tirò indietro. Feci scorrere lentamente il mio palmo verso l'alto e sentii la giarrettiera. Sospettavo che la indossasse, ma mi eccitai lo stesso. E quello che scoprii dopo mi eccitò ancora di più.
    
    Le mutandine non c’erano. Quella puttana... Joanna fece passare le dita tra i miei capelli e leggermente mi fece avvicinare a lei. Presi il suo capezzolo tra i denti e strinsi leggermente. Gemette silenziosamente. Saltai in piedi, presi la sua testa e mi attaccai al suo carnoso labbro superiore. Mentre le tiravo su la gonna a tubino fino alla vita, con la mano destra sbottonavo la sua blusa, che scivolò sul pavimento.
    
    Joanna non esitava e iniziò a sbottonare i miei pantaloni. Diventava sempre più duro, erano tesi fino a scoppiare. La aiutai e lasciai che il mio cazzo scivolasse dai miei pantaloni direttamente nel palmo della sua mano. Lo afferrò con forza come un predatore afferra la sua preda. Oh, no. Ora sono io al comando. Qualunque sia la situazione.
    
    Tolsi la sua mano, presi i suoi polsi sottili con una mano e mi inginocchiai. Affondai il mio naso nel suo grembo e respirai il suo profumo. Aveva una ...
    ... figa bellissima, dolce, ben rasata, con un bocciolo rosa che faceva capolino. Mi avvicinai e cominciai a baciarlo.
    
    Con la mano libera la afferrai per il culo e iniziai a tirarla ritmicamente verso di me. Joanna singhiozzò silenziosamente. Passai la mia lingua tra le labbra della sua figa e tornai di sopra. Lo succhiai di nuovo. Le gambe di Joanna tremarono.
    
    “Ti voglio dentro di me”, disse affannata, “dai, scopami!”.
    
    Quanto mi sarebbe piaciuto lasciarla pregare. Ma non potevo. Avevo troppa voglia di scoparla. Mi alzai e sempre con le sue mani nella mia, mi diressi verso la scrivania. Spazzai via la pila di fogli, la sollevai e la posai sulla scrivania. Lasciai andare le sue mani perché si potesse appoggiare e allargare le gambe e posizionai la punta del mio glande proprio all’ingresso della sua figa. Strisciai su e giù sul suo clitoride e Joanna gemette.
    
    Dai! La penetrai in una sola lunga spinta. Avvolse le sue gambe intorno a me e mi morse il mento. Ah, bene! Quindi, ti piace questo... Hai bisogno di scopare duro: bene, nessun problema! La impalai su di me e la sollevai dalla scrivania.
    
    Mi spostai un po’ più vicino al divano, mi misi in ginocchia e posai Joanna sul divano. Con una delle sue gambe abbassata e l'altra con un tacco a spillo avvolto intorno al mio fianco, iniziai a scoparla duro. Mi affondò le unghie nelle chiappe e sbatteva come una pazza. Non potevo mantenere a lungo questo ritmo. Rimanendo dentro di lei avvicinai il suo bacino e cominciai a girare ...