Il mio autostoppista - Capitolo 3
Data: 22/04/2024,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... preparai per il colpo seguente. Poi sentii il mio uccello fare lo stesso. Bevemmo lo sperma uno dell’altro.
Tornai a sdraiarmi guardando giù dal balcone, vedemmo ragazzi che facevano surf ed il dorso delle balene. Lui disse: “Questo è il numero 1.” Mi ricordai del nostro gioco sull’aereo. Se avesse tenuto fede al suo elenco, sarebbe stata una vacanza piena di occupazioni.
Ci svegliammo prima dell’alba ed andammo al Haleakala Crater per vedere l'aurora. Lui dormì in macchina per la maggior parte del viaggio. Percorremmo strada che serpeggiave verso la cima del vulcano inattivo, andammo sul ponte di osservazione, faceva notevolmente freddo. Mi stette vicino, soprattutto per scadarsi. Mise il suo braccio intorno al mio e le nostre dita si attorcigliarono. Eravamo vestiti molto leggeri e qualche cosa di più pesante sarebbe stato ben accetto. Quando il sole sorse a est, vedemmo che era valsa la pena del viaggio. La cupola del vulcano apparve presto di fronte a noi, era deserto con nient’altro che coni di scorie rossi ed ocra. Dopo aver fatto fotografie ed avere goduto dell'aurora, andammo in macchina per scaldarci un po’.
La bellezza del cono era incredibile. Lui disse: “Ora capisco perché hai messo questo posto in alto nel tuo elenco dove fare sesso.” “Sì, ma fa troppo freddo. Mi piacerebbe andare sulla cima per farlo.” Si chinò su di me e mi bisbigliò in un orecchio: “Forse possiamo sempre farlo.”
Cominciò a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio, mi slacciò la giacca, ...
... mise le mani sotto la camicia e mi strofinò il torace. Mosse verso il basso la mano e la fece scivolare nei miei pantaloni. Mi spostai sul sedile per dargli più spazio. Al primo secondo che la sua lingua toccò il mio orecchio, il mio cazzo balzò in vita.
Mi slacciò i pantaloni ed io alzai le anche per permettere che cadessero alle mie ginocchia. Si mosse rapidamente e prese il mio cazzo in bocca. La sua mano si mosse a prenderlo, lo strinse un po’ e lo menò.
Lo stavamo facendo sul vulcano, la vista era magnifica, la bellezza della zona circostante incredibile. Lui mi stava leccando l’asta dalla base alla punta. Con la bocca percorse su e giù la parte inferiore del mio cazzo. Strinse l’uccello alla base e lo spinse profondamente nella sua bocca. Esitò poi cominciò a succhiare.
Io guardavo le isole che apparivano in lontananza, capii cosa voleva dire stare in paradiso. Continuò a succhiarmi sempre più velocemente, sentivo che stavo sempre più avvicinandomi all’orgasmo. Gli misi una mano sulla testa mentre lui continuava a muoversi su e giù. Alla fine lasciai andare il mio carico di sperma. Lui aspettò finché non ebbi finito completamente e lo bevve tutto. Tolse la bocca dal mio uccello, ne baciò la punta, leccò via la sborra che vi era rimasta e poi lo baciò un'ultima volta. Si mise a sedere e si asciugò la bocca col dorso della mano.
Si spostò verso di me e mi abbracciò. Ancora una volta mi mordicchiò il lobo dell'orecchio e disse: “Ti amo!.” Mi avvolse tra le sue ...