La milf si fa scopare
Data: 21/04/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: rispettoso8, Fonte: Annunci69
... imparato che non si fa male, anzi, è così che l’animale sente e apprezza al meglio le sensazioni. Quando all’improvviso, tra le sue labbra, sente gonfiarsi l’escrescenza del piacere canino, le si rizzano i capelli in testa dalla goduria. Con la parte razionale che è in lei, capisce che dovrebbe fermarsi, che sta correndo rischi incalcolabili, ma non si accontenta ancora. Probabilmente ha risvegliato desideri e piaceri ancestrali, perduti nel tempo e superati dalla civilizzazione... adesso si sente un bestia a sua volta, una lupa braccata e insidiata. Sente che deve permettere all’animale di accoppiarsi a lei, come fosse predestinato. E sente anche che sarebbe impazzita se non si fosse fatta montare, brutalmente, dal bestione. Si spoglia di tutto, quasi strappandosi di dosso la maglietta e il reggiseno, poi si pone in mezzo alla sala, a quattro zampe, cercando il più possibile di imitare la posizione che aveva visto tenere alla cagna nel cortile, qualche giorno prima. Il cane inizia a girarle intorno, senza convinzione, mentre il cazzo scompare tra i peli. “Vuole giocare, non scopare!” pensa, stizzita, Carmela.
Non è colpa sua: lui risponde all’istinto e al richiamo della natura. Senza l’odore “del calore” della cagna, per lui, la donna nuda, profferta e discinta, in mezzo alla sala, non è più eccitante della TV o della lavatrice... ma sarà proprio così? Probabilmente no: perché l’animale è sì a disagio, ma anche molto “vigile”, nervoso. La donna è stizzita a sua volta: ...
... non ha mai provato ciò che sta sperimentando. Questo non ha niente a che vedere con le classiche “sequenze sessuali” che ha sempre vissuto; l’eccitazione sessuale c’è ma si manifesta in maniera nuova. L’accoppiamento lo sente come una necessità, un bisogno e, soprattutto, sente un’esigenza misteriosa e senza spiegazione. Non certo per amore, ma lei vuole assolutamente che la bestia scarichi il suo seme, tutto e abbondante, e lo vuole dentro di se... lo sente quasi come una specie di sfida. Ha perso la testa. Il tempo passa; Dick non si decide. E’ sempre più pericoloso tenerlo li... Lo chiama, lo attira a se, è tutto molto scomodo, complicato. Continua a offrirgli il suo di dietro, muovendosi a quattro zampe per porsi a favore del cane. Qualcosa succede quando, finalmente, le mette il muso nella figa; forse ricorda l’altra volta... ecco, con la coda dell’occhio, si accorge che il glande fa capolino dal pelo, il “pisello” è ancora piccolo ma sta venendo fuori: Carmela è felice. Si spinge indietro a favore di Dick che, finalmente, salta. Alto e possente adesso le sta sopra. Un dolore lancinante e inatteso le provoca un bruciore alla schiena; comprende: che idiota! Un cane non è un fidanzato: ha zampe possenti e unghioni aguzzi, non volendo la bestia l’ha graffiata, certo. E adesso che le pesa addosso e cerca di tenersi a lei, con le zampe continua a segnarle a sangue i fianchi. Lascia perdere! Il dolore non ha importanza, nemmeno lo sente più.
La bestia saltella sulle zampe di ...