Incontro al museo... c
Data: 20/04/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: giancarlo_pr, Fonte: Annunci69
Dopo un lungo giro il taxi lasciò Mary davanti alla sua pensioncina.
“Ci vediamo stasera, verrò io questa volta. Dalle 10 lascia la porta aperta… ” le aveva bisbigliato Gianc mentre lei stava scendendo dall’auto.
Erano circa le 22.30 quando lui entrò in camera e lentamente andò a sedersi sulla poltroncina.
Lei era seduta sul letto ancora vestita come a pranzo – gli sorrise.
“Se vuoi essere scopata come una troia, comincia a comportarti come tale..."
"Cosa devo fare?" La sua voce tradiva l'emozione.
"Spogliati... lentamente, ballando per me."
Mary fece cadere a terra la giacca e rimase con la camicia di seta e la corta gonna nera. I capezzoli erano evidenti e tendevano la camicia verso Gianc. Lei iniziò a muoversi lentamente seguendo la musica in sottofondo. Si strofinava la gonna sulle cosce, tirandola ogni volta un po' più su, fino a scoprire completamente il pizzo delle autoreggenti. Con una mano prese ad accarezzarsi i seni, l'altra scomparve sotto la gonna. Poi si voltò, e dandogli la schiena nuda sotto la trasparente camicetta allargò le gambe.
Posò il palmo delle mani sulle cosce e prese a chinarsi in avanti, accarezzandosi le gambe, inarcando la schiena e spingendo ogni volta il sedere un po' più verso Gianc.
Arrivò il momento nel quale nel chinarsi il culo si metteva in mostra, e la mancanza delle mutandine evidenziava la fica completamente depilata. Era a meno di un metro da lui, ed alla luce dell'abate-jour poteva vedere luccicare gli ...
... umori che stavano scendendo come un piccolo fiume. Le colavano lentamente lungo l'interno delle cosce. Un dito stava accarezzando la clitoride, ed il respiro era sempre più accelerato.
"Non toccarti. Non devi masturbarti se non te lo dirò io." Disse all’improvviso Gianc.
Lei si bloccò per un attimo, poi tolse la mano e ricominciò ad abbassarsi. Quando arrivò con le mani ad impugnarsi le caviglie il culo era ormai scoperto per più della metà. Si rialzò piano, portò le mani alla cintura ed aprì la gonna. Strinse le gambe e la fece scivolare a terra, poi sfilò prima una gamba, poi l'altra, ponendosi di fronte a lui con le cosce leggermente divaricate. Lentamente iniziò a muovere il sedere davanti ai suoi occhi, a meno di un metro dalla sua faccia. Il respiro di Gianc si fece più affrettato, ma non si mosse dalla poltrona. Mary si voltò, lentamente, fino a pararglisi di fronte. Le lunghe gambe erano divaricate ed aveva tirato con entrambe le mani il bordo della camicetta fino a coprirsi il pube. La stoffa aderiva al suo corpo tanto che sembrava fosse nuda. Aveva gettato la testa all'indietro, con gli occhi chiusi, e si muoveva al suono della musica che riempiva la stanza. I lunghi capelli ondeggiavano dietro le sue spalle, lanciando riflessi ramati alla fioca luce proveniente dalle sue spalle.
Si sbottonò adagio la camicia facendo ondeggiare continuamente i fianchi. Ad un tratto la sfilò con un gesto sensuale, gettandola di fianco, poi scosse la testa per sistemarsi i ...