Ancora con paola
Data: 19/04/2024,
Categorie:
Trans
Autore: Curiosone72, Fonte: Annunci69
... che ti faccio rilassare ?” Non ero mai stato così sfrontato, ma ormai avevo imparato a non stupirmi più, lasciavo andare le cose per come venivano. Paola mi guarda stupita e vogliosa, si alza, mi sbottona e prende in mano l’arnese; poi tenendolo ben stretto va verso la camera: “Sai, non vorrei ti perdessi” e mi porta fin sul letto. Mi ha tolto i jeans, poi le ho chiesto di rimanere così, a petto nudo e con i pantaloncini corti attillati, lei ha accettato di buon grado così ho iniziato a passarle la mano sul pacco, carezzare e sagomarle il cazzo che man mano si induriva. E’ passato tanto tempo, ma non dimenticherò mai quel sentirti da un lato potente, quasi invincibile, e dall’altro una vera zoccola, nell’armeggiare l’arnese di qualcuno, sentire che lo stai facendo eccitare, sentirlo ansimare,..
Quella notte ci siamo spompinati per bene, abbiamo fatto un sessantanove (era il mio primo) per il vero non troppo lungo, perché poco dopo non ce l’ho più fatta e le son venuto sul viso. “Scusa, ti dovevo avvisare, non volevo sparartelo in faccia”, al che lei ridacchia un’altra volta, viene verso di me e mi bacia: “Non ti preoccupare,vedi che ora te lo rendo”, e mi si struscia viso a viso, poi col dito raccoglie lungo le guance lo sperma, lo porta a me ...
... , non serve dire altro, apro subito la bocca e glielo succhio. Ci stendiamo, mi abbraccia e io ricomincio a baciarla, prima sul collo e poi sulla bocca. Sono esausto ma inebriato, adoro carezzare quel petto, passare lungo tutto il suo corpo e soffermarmi sull’arnese, stuzzicarlo, sbaciucchiargli la punta, strusciarmelo sulle guance.
“Perché non resti a dormire qui, è veramente tardi, ci possiamo svegliare assieme ” mi chiede. Non ci avevo minimamente pensato, mai in vita mia avrei creduto di trovarmi in un momento del genere, ma va da se che quando sei in giostra non ci vuoi proprio scendere, e il cazzo me lo voleva dimostrare iniziando a dar segni di gradimento: “Ma che razza di porcella sono diventato, - le dico- sul serio mi vuoi qui ?” Lei per un momento sembra abbandonare la spavalderia, abbassa un poco lo sguardo vergognina, un sorriso stavolta dolce: “Perché, non si capisce ?” Così finisce che rimango lì su quel letto, a dormire con un uomo al quale succhio il cazzo da qualche settimana, con lo stato d’animo di una troia contenta, chi lo avrebbe mai immaginato solo poco tempo fa….
Mi sono dilungato fin troppo, resterebbe da raccontare il finale alla mattina, ma diventerebbe un racconto lungo e dispersivo, prometto che lo terminerò.