Trattenimento non previsto
Data: 19/04/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... scopare’ – le dissi io in preda all’incontenibile eccitazione.
‘Sì, molto bene, fottimi come non mai’ – urlò Stefania smaniosa e vogliosa d’essere penetrata.
Chissà che cosa pensarono in quel frangente i vicini di casa, perché io e Stefania urlavamo, gemevamo e sospiravamo a gran voce, proprio come due assatanati in calore scambiandoci di tanto in tanto qualche insulto, per incrementare il nostro stato d’eccitazione. Unii nel frattempo le gambe della donna a modo di candela sospingendole appena in direzione del suo corpo, impugnandole entrambe le caviglie e in quella posizione la penetrai profondamente. Il mio cazzo scivolò fra quei carnosi e inumiditi petali della sua fica provando un piacere sublime. Incominciai a scoparla cercando di mantenere costante il ritmo: i suoi piedi nascosti dalle rosse calzature erano in prossimità del mio volto, dato che diedi furtive leccate sia alle caviglie sia alle sue scarpe, gesto che Stefania sembrava gradire molto, dopo qualche minuto la donna divaricò le gambe avvicinando il più possibile le cosce all’addome:
‘Dai, sì così, sbattimi in questa posizione, perché così mi fai sragionare’ – m’ordinò lei invasata più che mai.
Io non persi tempo e accontentai Stefania in un battibaleno introducendo il cazzo nella profondità di quell’insaziabile e vorace spaccatura di carne, rincominciando nuovamente a spingere come un forsennato, così nel tempo in cui scopavamo Stefania appoggiò le mani sui miei capezzoli stimolandoli fra il ...
... pollice e l’indice, io incalzai sennonché il ritmo dell’amplesso poiché volevo inondarle la fica di sperma. Osservai di sfuggita il signore sempre occupato a masturbarsi in silenzio, dato che il mio sguardo tornò nuovamente sul corpo di Stefania, in quanto era piacevole scrutare le sue tette danzare come dei gelatinosi budini appena staccati dai rispettivi stampi, sotto l’incalzare delle stoccate impartite dal mio cazzo, io stavo per sborrare quando la donna mi comandò bruscamente di smettere:
‘Dai Rudi, su vieni, unisciti a noi’ – gli disse Stefania, poiché conosceva i gusti sessuali anomali e bizzarri del marito.
Stefania si piegò a quattro zampe sul materasso volgendomi il fondo schiena e imboccando l’attributo del signore nella posizione della pecorina, soddisfò entrambi acquietando e rasserenando in tal modo così i nostri bollenti spiriti. Io le invasi il deretano sodomizzandola con un inaudito impeto, mentre il cazzo sgattaiolò con fermezza fra le tiepide viscere della collega, procurandomi un indescrivibile senso di radicale appagamento, Stefania accontentò oralmente Rudi il quale le ripeteva in continuazione:
‘Tu sei la mia tela, adesso imprimerò marchiando finalmente su di te la mia arte’.
A un tratto, l’artista estrasse il proprio pennello dalla bocca della moglie, Rudi riprese a masturbarsi con vigore in prossimità del volto di Stefania. L’uomo mise una mano dietro la nuca della consorte quando avvertì prossima l’eiaculazione: un primo irruento schizzo le ...