Trattenimento non previsto
Data: 19/04/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... io. Rudi s’alzò dalla sedia e avvicinandosi mi svelò:
‘Tu hai visto i miei quadri, vero? Ricordi quelle pennellate di rosso con quegli aloni biancastri sugli sfondi scuri?’ – mi spiegò con lo sguardo demente, a tratti quasi nevrotico.
‘Il colore rosso io lo estraggo dalle mie stesse arterie, mentre le macchie biancastre sono dovute all’essiccazione del mio seme’ – proseguì il folle artista. Io guardai Stefania con una faccia piuttosto impressionata e sbigottita riflettendo sull’argomento.
‘Rudi è completamente pazzo. Questo è un maniaco, un depravato di primo livello’ – rimuginavo frattanto dentro di me dopo aver udito le sue insolite paturnie.
Io rimasi scombussolato e sconcertato nel vedere frattanto la signora Mara ammiccarmi, sfregandosi convulsamente sul canapè:
‘Stefania, dimmi, ti senti forse poco bene?’ – le domandai con apprensione e con timore.
‘No, ho solamente voglia di fare l’amore con te. Forse sarà stata la Sambuca’ – mi rispose lei, mentre incominciava a slacciarsi il vestito.
Rudi sembrava perfettamente a proprio agio e anziché adirarsi per via del comportamento anomalo e inusuale della propria signora, m’invitò ad approfittare della donna:
‘Hai sentito che cos’ha detto Stefania? Dai, coraggio, per scopare la camera è là in fondo’.
Io non ero certo, non credevo alle mie orecchie, perché era come se entrambi gli ospiti m’avessero letto con dovizia nel pensiero, in quanto Stefania m’afferrò per mano ...
... conducendomi in camera:
‘Vedrai che ti farò godere’ – mi sussurrò lei con malizia all’orecchio, leccandomi il lobo.
Io ero eccitatissimo, il vestito, il profumo, la ricercatezza della ‘erre’ di Stefania erano tutti ingredienti che opportunamente miscelati, contribuirono ad accendere irrimediabilmente in me la miccia della pulsione sessuale. Ci sedemmo sul letto: io incominciai a baciarle il collo sfiorandolo appena con la lingua, smaniosa e vogliosa per quell’avventura Stefania m’afferrò la mano invitandomi ad adagiarla sul suo prosperoso seno, dato che entrambi i capezzoli erano rigonfi da fare quasi impressione tanto era acceso il suo prorompente desiderio. Adagio la denudai senza fretta dimenticandomi ben presto di Rudi, le sfilai l’abito con dolcezza, poi la baciai con passione, dal momento che le labbra di Stefania erano ancora impregnate del piacevole gusto della Sambuca diffuso per la sua intera cavità orale. Lei, nel frattempo mi slacciò i calzoni liberandomi il cazzo già gonfio di lussuria per quella forzata costrizione degl’indumenti, poi incominciò a masturbarlo con misura e con parsimonia, massaggiandolo con calma. Il mio attributo continuò a lievitare fra le accorte mani della collega, mentre la mia lingua si contorceva nervosamente sui capezzoli della donna.
Stefania mi spogliò completamente, io rimasi nudo sul mio letto a divertirmi con i suoi seni. Anche lei era svestita: indossava unicamente le calze autoreggenti e le provocanti scarpette rosse, sicché ...