1. Trattenimento non previsto


    Data: 19/04/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Erano le diciassette e trenta d’un venerdì pomeriggio quando entrai nel supermercato poco distante dal mio appartamento, perché dovevo acquistare una bottiglia di Sambuca e qualcosa da sgranocchiare per gli ospiti. Da qualche tempo Stefania, una collega di lavoro, desiderava infatti farmi visita, poiché era curiosa d’esaminare la casa nella quale attualmente vivevo, tenuto conto che lei e il marito sarebbero arrivati verso le ventuno per prendere un caff&egrave e per scambiare ben volentieri qualche malignità stando in compagnia.
    
    Stefania lavorava nel mio stesso ufficio, la sua scrivania era proprio di fronte alla mia ed entrambi ci occupavamo della commercializzazione, ossia procuravamo clienti per la grossa multinazionale d’elettronica nella quale lavoravamo. Lei era un’avvenente ragazza con una carica erotica così esuberante e prorompente, che avrebbe eccitato e infiammato persino uno scomparso. Stefania era poco più bassa di me, possedeva però dei lunghi e lisci capelli scuri che armoniosi le ricadevano sulle spalle, sennonché per lavarli anziché utilizzare il comune detergente lei adoperava un balsamo per capelli, giacché donava loro una particolare e sorprendente lucentezza assieme a un’esotica e piacevole profumazione.
    
    I suoi grandi occhi verdi e limpidi brillavano come delle stelle ben incastonati in quel volto dai lineamenti armoniosi e gentili, a modo di smeraldi, mentre il sottile naso terminante all’insù le attribuiva un’aria da ragazzina, in combinazione ...
    ... alla piccola bocca sempre priva di rossetto dotata di labbra sottili, giacché noi colleghi la nominavamo la donna con il viso da bambina. Il corpo ben proporzionato di Stefania era quotidianamente oggetto e scottante tema di discussione per i maschietti dell’ufficio commerciale, perché chiunque di noi uomini avrebbe fatto volentieri un giro su quelle invitanti e sinuose curve, che la ragazza sapeva abilmente e astutamente valorizzare al fine d’attirare costantemente l’altrui attenzione su di sé.
    
    Confesso e riconosco senz’indecenza né sconcezza alcuna, che anch’io mi sarei scopato Stefania ben volentieri, azzarderei affermare una botta e niente di più, giusto per togliermi il capriccio e il lussurioso sfizio di possedere carnalmente quella femmina che occupa il mio stesso ufficio. La signora Mara, così si faceva lei abitualmente denominare, dalle persone con le quali non avvertiva confidenza né dimestichezza, era pertanto coniugata con un artista, un rinomato pittore di fama regionale conosciuto per i suoi quadri astratti. Io ero andato a una sua mostra qualche anno addietro, presso la pinacoteca della ‘Villa Reale’ di Monza: un vero orrore vi confesso senza timore alcuno. Come si può definire arte una serie di tele monocromatiche imbrattate di rosso e di bianco sparpagliate qua e là senza logica alcuna? Comunque il mio parere poco conta, poiché di pittura non me ne intendo granché. Dopo aver acquistato il necessario rincasai, feci una doccia, riordinai in fretta e furia il ...
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