Carmen
Data: 17/04/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu
... come se avessi l’assurda paura che se ne andasse, lasciandomi sola con tutte le mie voglie, cercando in continuazione la sua bocca con la mia, anche per cercare di soffocare il volume del mio piacere.
Quando poi iniziò a far scivolare la cappella in basso, sfiorandomi così il buchetto, non mi bastò rimanere in silenzio, ma mi portai le mani sulle chiappe per allargarle il più possibile.
“Se vuoi il mio culo prendilo, ma non perder tempo con giochini senza senso.” gli dissi quasi sfidandolo.
A lui non parve vero che fossi io stessa ad offrirmi in maniera così sconcia e palese, ma poggiò la cappella contro l’ano, per poi farla entrare senza incontrare grossa resistenza.
“Vediamo quanto ci metti adesso a venire.” mi disse facendo entrare almeno metà della sua mazza nel retto.
Per tutta risposta spostai una mano per infilarmi tre dita nella passera, per potermi masturbare davanti ai suoi occhi. Iniziò così quasi una battaglia fra lui che mi sbatteva senza tregua, ed io che l’incitavo ad essere sempre più maschio.
“Girati così t’inculo come si deve.” mi disse ormai stanco di quella posizione.
“No sdraiati tu.” gli risposi alzandomi in piedi.
Kevin si mise al mio posto, così non mi rimase che inginocchiarmi su di lui, e impalarmi sul suo cazzo, che sparì dentro la mia fica in un attimo. Lo cavalcai il tempo necessario per ricoprirlo di nuovi umori, per poi farlo ritornare nell’entrata posteriore.
“Ti piace proprio prenderlo nel culo. Scommetto che ne ...
... vorresti un altro dentro la fica.” mi disse afferrandomi per il seno.
“Mi piace il tuo cazzo.” gli risposi “Quindi scopami e non pensare troppo.”
Alla fine mi ritrovai carponi come voleva lui, e fu un continuo entrare ed uscire da entrambe le porte del piacere, che mi procurò almeno un paio di meravigliosi orgasmi. Era come se una volta aperto il vaso di Pandora, e tutta la mia perversione repressa forse per troppo tempo, fosse fuoriuscita togliendomi ogni freno inibitore. Lui mi sbatteva tenendomi saldamente per i fianchi, continuando ad alternare fica e culo, ma sempre con un ritmo animalesco. A tratti sperai che passasse qualche altro cavaliere per poter avere ancora più cazzo con cui soddisfare le mie voglie, per ritrovarmi con quello di Kevin davanti alla faccia che stava per schizzare il suo orgasmo.
“Apri la bocca e bevi tutto.” mi disse spingendomi la nerchia fra le labbra.
Accolsi con gioia il suo nettare, che ingoiai senza alcun problema, lasciandogli il pene solo quando fu completamente pulito.
“Che cosa fai stasera ?” mi chiese mentre si rivestiva.
“Aspetto qualcuno che mi tenga compagnia alla dodici.” gli risposi mentre mi tiravo sui pantaloni.
Quella sera dopo cena tornai in fretta nella mia stanza, e mi spogliai per indossare solo una vestaglia corta e molto trasparente. Quando lui entrò verso le dieci, quel capo finì subito per terra, e mi ritrovai contro il muro con lui che mi metteva le mani dappertutto.
“Lo sai che quello di oggi è stato ...