1. Silvia e Pietro due fidanzatini curiosi 3


    Data: 17/04/2024, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Tradimenti Sesso di Gruppo Autore: PiccolaElisa, Fonte: RaccontiMilu

    Da quel giorno Pietro era strano, all’inizio pensai che avessi esagerato. Era sempre taciturno, rispondeva a monosillabe e stranamente era sempre giù di morale.
    
    Il sabato successivo andammo in piscina con gli amici, la giornata trascorse normalmente, tra giochi sole e tanto divertimento, restammo molto oltre la chiusura della piscina visto che dopo iniziò un aperitivo lungo con musica e alcol.
    
    Ballai spensierata, lo vidi molto meglio, allegro e finalmente aveva riacquistato la parlantina, non che lui solitamente fosse un gran chiacchierone, ma era uscito dal guscio di mutismo.
    
    Verso le nove e mezza dieci andammo via, entrati in macchina gli chiesi cosa non fosse andato in quei giorni ed ecco ritornare il mutismo. Ma lo presi di petto, minacciandolo pur di farmi dire cosa avesse.
    
    Arrivammo quasi fino sotto casa mia, gli chiesi di fermare la macchina prima cosi da parlare, non disse nulla, ma si fermò.
    
    Dovetti insistere molto, ma alla fine parlò.
    
    Uscì fuori che avesse paura che io lo lasciassi per via delle sue “perversioni” e che aveva paura che io facessi tutto ciò solo per compiacerlo, ma che mi sarei stancata perché controvoglia.
    
    Quasi mi fece tenerezza.
    
    Lo abbracciai forte, gli saltai addosso, mi strinse a lungo, dopo qualche minuto che ci stringevamo gli dissi che non lo facevo solo per lui, ma che anche se all’inizio l’avevo fatto più per lui e per curiosità ora mi eccitavo da matti.
    
    Ci baciammo per un sacco di tempo, parlammo, per un po’ poi ...
    ... non so cosa mi prese, abbassai lo schienale dei sedili, lui provò a spogliarmi, ma gli dissi di no, gli abbassai il costume, misi una mano e gli cacciai il cazzo di fuori.
    
    Mi piegai in avanti, non volevo fargli un pompino, volevo farlo impazzire.
    
    Puntellai il gomito sulla poggia braccio della sua portiera, gli tenevo in mano il cazzo, iniziai a far scorrere lentamente la mano sull’asta, era di marmo, eccitatissimo.
    
    Aveva l’espressione eccitata e sorpresa, non capiva dove volessi arrivare e in quel momento non lo sapevo neanche io.
    
    Io:” e quindi hai paura di perdermi perché sei un porco depravato?”
    
    Pietro:” Si”
    
    Io:” ma ora questa cosa eccita anche me e mi sa che mi divertirò molto”
    
    Il suo sguardo cambio totalmente, si accese e finalmente lo vidi sorridere.
    
    Io:” Hai ancora il numero di quel ragazzo?”
    
    Pietro:” Si”
    
    Io:” Bene, potremmo chiamarlo cosi gli offriamo un altro spettacolino”
    
    Pietro sospirò un si strozzato non solo da quello che gli stavo proponendo, ma anche dal fatto che strinsi di più il cazzo nella mia mano.
    
    Io:” bravo, vedo che ti eccita tanto la mia idea”
    
    Pietro:” Si”
    
    Io:” come sei bravo. E chi sa questa volta dove potrei spingermi. Potrei non limitarmi a farmi vedere, potrei spingermi oltre”
    
    Pietro ad ogni cosa che dicevo rispondeva solo si, era sdraiato con la testa lievemente alzata per godere della mia vista e della mia mano sul cazzo.
    
    Io:” e fin dove potrei spingermi?”
    
    Pietro:” fin dove vuoi”
    
    Io:” quindi ...
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