Marina
Data: 14/04/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: benves, Fonte: Annunci69
... conquistai definitivamente quando, con la mia lingua iniziai a spennellare in lungo e largo la sua fighetta acerba ma sempre più desiderosa.
La mia lingua da dolce pennello si trasformò improvvisamente in un trapano impazzito, lei mi teneva per i capelli spingendomi sempre di più verso di lei.
Le leccai il clitoride arrivando a prenderlo tra le labbra ed a mordicchiarlo
Il movimento del suo bacino mi fece capire che era ora che finalmente assaggiasse il mio cazzo
Così mi stesi accanto a lei e, indicando il mio cazzo le dissi di accarezzarmelo.
Lo fece e lo guardò incuriosita e quasi estasiata, in fondo era la prima volta che ne toccava uno.
La invitai a gustarlo ed assaggiarlo con la bocca.
Si avvicinò quasi esitante, con la mano le spinsi delicatamente la testa verso il cazzo. Timidamente aprì la bocca e l’ assaporò, prima con leccatine sulla cappella e poi facendolo entrare lentamente in bocca sempre più in fondo.
“Ha un sapore strano, ma mi piace”- disse sorridendo con il suo viso dolce
Ad un certo punto tossì ma non si discostò, lo continuò a succhiare, era ormai autonoma e succhiava alternando movimenti veloci e poi lenti da troietta consumata.
La feci mettere nella posizione del 69, così potemmo entrambi godere delle reciproche attenzioni
La sentii contrarsi, aumentare il respiro e finalmente...potei leccare il suo giovane nettare, stava venendo
Era finalmente calda e pronta, così le dissi di stendersi, lei ubbidii
Era lì, nuda, ...
... pronta, era bellissima ed eccitatissima
Per l’ennesima volta le chiesi “sei sicura di volerlo fare”?
La mia coscienza mi portava a chiederle se fosse sicura di concedermi un onore così importante
Lei per tutta risposta spalancò le cosce
Salii su di lei, appoggiai il cazzo sulla figa, facendolo scorrere su e giù umidificandolo sei suoi umori poi, lo puntai all’ingresso del suo paradiso
Lei chiuse gli occhi
Lasciai entrare molto delicatamente solo la cappella.
Lei ansimava, così le dissi di allargare per bene le gambe in modo che potesse entrare più facilmente. Chiuse le gambe dietro la mia schiena, quasi a non lasciarmi scappare.
Lentamente feci entrare con estrema delicatezza il cazzo dentro la sua figa stretta che però iniziava a cedere.
Ad ogni centimetro di cazzo che entrava era per me una conquista
Finalmente riuscii a penetrare totalmente dentro di lei.
Emise un leggero urletto, segno che l’imene si era lacerato
Mi fermai un attimo per farla abituare all’intruso, poi, iniziai a muovermi con molta lentezza, facendoglielo gustare tutto.
A tratti le faceva male, quindi mi fermavo e poi continuavo.
Dopo pochi minuti la sua figa era fradicia di umori, e finalmente il mio movimento andò avanti costantemente, scopandola per bene ma senza mai aumentare di intensità.
Le stava piacendo, il suo bacino si muoveva ritmicamente col mio, ed i suoi mugugni ora erano musica per le mie orecchie, eccitandomi ancor di più
Stava per venire, mi ...