1. Mi stavano guardando


    Data: 12/04/2024, Categorie: Tradimenti Autore: Ffransis, Fonte: Annunci69

    ... poi ho sentito un rumore...e, e...", ricominciai a singhiozzare. Il mio corpo nudo tremava mentre piangevo.
    
    Christian fece l'unica cosa che poteva: mi avvolse le braccia e avvicinò il mio corpo al suo e mi strinse a sé.
    
    "Va tutto bene...è tutto a posto."
    
    Singhiozzavo perché "loro" non mi lasciavano sola. Perché 'loro' avevano rovinato la mia serata per la quale avevo nutrito così grandi speranze. Odiavo 'loro!'
    
    Le mani forti premevano sulla mia schiena nuda. Si muovevano lentamente su e giù per la mia spina dorsale; calmante, calmante, rassicurante, togliendo la tensione. Togliendo la paura. Sospirai e alla fine smisi di piangere.
    
    "Va tutto bene. Calmati e dimmi cos'è successo."
    
    "Io...io, non lo so esattamente. Ho sentito qualcosa...e qualcuno era in casa mia mentre ero al lavoro... proprio non lo so." riuscii a dire con voce tremante.
    
    "Ha chiamato la polizia?" chiese allarmato quando gli parlavo di intrusi.
    
    "No, no...non posso davvero provare che fossero qui, ma sono certo che lo fossero." dissi, sapendo all'istante che dovevo sembrare un po' come una pazza. Sapevo per certo che sembravo pazza a me stessa.
    
    "Senti, forse dovresti sdraiarti e riposare un po'." suggerì. La sua voce tradiva che stava avendo dei ripensamenti sullo stare con me. "Dov'è la tua camera da letto?"
    
    "Laggiù", dissi indicando il corridoio.
    
    Improvvisamente, le potenti braccia mi travolsero dal divano e mi portarono nella mia camera da letto. Lungo il corridoio, sentii ...
    ... qualcosa di duro premermi contro le costole, ma me ne dimenticai mentre le braccia mi adagiarono delicatamente sul letto. Christian, si sedette sul bordo del letto accanto a me e mi prese per mano per rassicurarmi.
    
    "Paoletta, hai qualcosa che puoi prendere per rilassarti? Delle medicine, forse?" Chiese.
    
    Potrei dire che stava pensando che dovevo essere scappata da un manicomio e quindi dovevo essere sotto psicofarmaci.
    
    "No, solo aspirina. Non ho bisogno di pillole, Cri. Ho solo bisogno che tu mi tenga stretta." Mentre parlavo, mi allungai per abbracciarlo e tirarlo a me.
    
    Prima che potessi raggiungerlo, Christian si tolse rapidamente la giacca sportiva e la gettò sulla sedia imbottita nell'angolo accanto al letto. Poi si chinò verso di me e mi cinse di nuovo con le braccia. Mi aggrappai disperatamente a lui e gli sussurrai all'orecchio.
    
    "Per favore amami, per favore mettimi al sicuro; ho così tanto bisogno di te e ho sognato così a lungo di fare l'amore con te. Per favore."
    
    Le mie labbra baciarono il suo collo appena sotto il suo orecchio e lo sentii rispondere. La sua bocca era vicino al mio collo e il suo respiro caldo mi faceva formicolare dappertutto. Sentii le sue labbra tirarmi dolcemente il lobo dell'orecchio.
    
    Passavo freneticamente le dita sulla schiena muscolosa e mi cullavo della sua forza e potenza rassicuranti. Senza pensarci, gli tirai su la maglietta in modo da potermi consolare nel sentire la sua carne nuda contro la mia. Le mie unghie sfregavano ...
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