Compleanno (una fantasia di jessika riscritta da me)
Data: 29/08/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Benvenute1, Fonte: Annunci69
... non mi lascia nemmeno il tempo di un respiro, e due mani estranee che coprono le mie, tirano, scivolano sulle braccia fino alle spalle, spostano i capelli indietro.
L’effetto che da una bocca sul collo, mentre un’altra tiene impegnate le labbra è sorprendente, indescrivibile.
"Abbandonati, fidati di noi, Je" il sussurro all’orecchio di Maurizio, che finalmente mi permette di prendere una boccata di ossigeno mi provoca un brivido.
Dita leggere spuntano dal nulla e slacciano il reggiseno sulla schiena, le spalline scivolano giù e la brezza che entra dall’esterno è provvidenziale; lambisce i capezzoli scoperti, che si induriscono immediatamente, stuzzicati dai polpastrelli senza padrone di un uomo senza volto.
Sospiro di puro piacere, quando altre dita si insinuano tra le cosce, sopra il tessuto leggero delle mutandine, stringendo un po’, tastando.
E di nuovo una bocca è sulla mia, e un’altra si avvicenda affamata sul seno, mani stringono, altre mani spingono dalle spalle per mettermi stesa sul materasso.
"Tira su i fianchi, Je. Lasciati togliere tutto." Disse l'estraneo.
La voce è appena falsata, e anche il foulard che mi copre occhi e orecchie attutisce ancora di più i toni, la cadenza, il timbro, di quella voce mi pare di conoscerli. Aggrotto la fronte e ubbidisco, il tessuto non fa in tempo a sparire che il nostro ospite è già tra le mie gambe spalancate, ad assaggiare il sapore della mia eccitazione.
E io gemo, tendendomi verso il tocco selvaggio ...
... che mi divora.
"Brava la mia ragazza" loda invece Maurizio, continuando a dedicare attenzione ai seni turgidi: traccia ampi cerchi, sale e scende e sale da un capezzolo all’altro in una scia umida infinita.
Ansimo.
Credo di impazzire quando il nostro ospite si concentra completamente sul clitoride, usando invece le dita per penetrarmi a fondo.
"Oh…" un nuovo gemito, un bacio che mi si posa lieve sulle labbra prima che vengano catturate da una bocca esigente.
L’orgasmo sopraggiunge in breve tempo, indotto dalle attenzioni del mio secondo amante di quella giornata. Mugolo contro Maurizio, lo stringo alle braccia con le mani, graffiando la pelle. Lui stesso geme su di me, lasciando le labbra.
"Sei bellissima così."
E mi ritrovo a sorridere alle sue parole, al tono tenero insito in esse, quasi dimenticando Lui, estraneo che oggi si è intrufolato, invitato, nel nostro mondo.
"Come si chiama lui? Chi è?"
"Te l’ho detto, Je. Non lo devi sapere."
"Allora lo chiamerò U."
"U?"
Li sento ridere entrambi, Maurizio forte, U sommesso, evidentemente si trattiene perché non lo riconosca. È palese che lo conosco, altrimenti non ci sarebbe bisogno di tutto questo mistero.
Un mistero eccitante, peccaminoso.
Riesco a raddrizzarmi e già mi sono addosso di nuovo: uno mi prende e mi mette a sedere, l’altro fa abbassare il materasso ai miei lati, quindi deduco sia in ginocchio davanti a me.
"Apri la bocca."
Voce alle spalle. U sta dietro di me, stringe di ...