1. Compleanno (una fantasia di jessika riscritta da me)


    Data: 29/08/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Benvenute1, Fonte: Annunci69

    Racconta Jessika la sua prima esperienza
    
    Ho sperato ardentemente in una sorpresa, per il mio compleanno. Una di quelle sorprese che poi lasciano il segno, che appagano i sensi, le voglie, le fantasie.
    
    Maurizio e io ci conosciamo da una, forse due vite, anche se abbiamo cominciato a essere una coppia solo da poco meno di cinque anni.
    
    Cinque, intensi, anni.
    
    Abbiamo esplorato molto, dentro noi stessi: le nostre paure, i nostri segreti, i progetti futuri, le fantasie più oscure. Una volta parlando di Stefania, una signora milanese nostra amica molto esuberante sessualmente, mi scappò "Chissà cosa si prova con più uomini come fa lei"
    
    Oggi 21 giugno è il mio trentesimo compleanno.
    
    "La tua sorpresa la riceverai solo da bendata. Non puoi vedere". mi disse Maurizio.
    
    Poche parole piene di promesse per formare una frase e poi, coperti gli occhi con un foulard nero dei suoi, ha fatto una risatina e si è dileguato, lasciandomi sola ad attenderlo, cieca e quasi nuda, seduta sul letto della nostra casetta al mare.
    
    E io qui che aspetto, da tempo immemore, ormai.
    
    La brezza che entra dalla finestra sfiora la pelle scoperta, fa rabbrividire nella sua asprezza, alle volte. Bendata, posso solo fare affidamento ai miei altri sensi: ascolto il rumore delle onde che si infrangono lente sulla sabbia. Lo adoro. Il verso dei gabbiani nell’aria. Lo amo. L’odore intenso di salsedine che punge le narici. Assoluta meraviglia. Potrei vivere qui per sempre, persa nella bellezza e ...
    ... nella pace di questo posto.
    
    Uh! Ecco il chiavistello, la porta che si apre piano, passi leggeri che si avvicinano.
    
    "Sei arrivato? E la mia sorpresa? Posso togliermi questo affare adesso?"
    
    Un fiume di parole, come sempre: parlo parlo, ma invece che una risposta mi ritrovo zittita da labbra forti e morbide che mi baciano, da una lingua che mi sollecita sulla bocca ad aprirmi per lei, lento e dolce, eppure appassionato.
    
    E non è il mio uomo.
    
    Il bacio, il suo odore è diverso da quello di Maurizio, così come lo è il suo modo di toccarmi, reverenziale forse, quasi avesse timore di me.
    
    Quando poi solleva la testa e mi lascia parlare, boccheggio prima di riuscire a pronunciare qualcosa di coerente, usando il momento per raccogliere i pensieri.
    
    "Che succede?" Chiedo.
    
    "Succede che le tue fantasie, Je, eccitano anche me" sussurra Maurizio, facendosi più vicino. Il materasso si piega sotto il suo peso; mi afferra per il mento, mi fa piegare il capo all’indietro e si impadronisce della mia bocca in uno di quei suoi baci esigenti che mi fanno impazzire.
    
    E intanto i pensieri scorrono, divampano come un rogo nella mente, incendiano le ossa.
    
    Non volevo davvero dirlo, quella volta, che volevo che mi dividesse con un altro uomo.
    
    Oh, sì che lo volevo: essere a disposizione di due uomini è una delle fantasie più frequenti nell’immaginario femminile. È così anche per me?
    
    Sì. No. Sono confusa.
    
    "Oh, sì" ghigno dentro, in fondo all’anima.
    
    E intanto Maurizio che ...
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