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Le scoperte di Roberta ed Elena
Data: 08/04/2024, Categorie: Lesbo Autoerotismo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
<!-- [if gte mso 9]>--> <!-- [if gte mso 9]>--> <!-- [if gte mso 10]>--> Roberta da alcuni mesi aveva scoperto il piacere solitario della masturbazione e anche tre volte o più volte al giorno si dedicava a questa dolce operazione. Le sue ore preferite erano al mattino prima di levarsi dal letto, dopo pranzo e poi la notte quando la mente può sognare. Era di mattina di un giorno di primavera quando gli ormoni si svegliano ed irrompono prepotentemente facendole venire tanta voglia di toccare il grilletto che richiede attenzioni senza sosta. La voglia di un ditalino solitario era tornata prepotentemente. La madre era uscita di casa e lei non sapendo che fare perché le scuole erano chiuse per vacanza, era andata a curiosare in soffitta tra le scatole che contengono quelle cose che non servono mai ma sono ricordi di periodi passati e che le ragazze vanno a cercare per curiosità tutta femminile. Si era fatta carina raccogliendo i capelli dietro la testa, in alto e scegliendo gonnellina e camicetta leggera, aveva indugiato sulla lingerie se indossarla o no. In casa era sola e si sentiva padrona e sicura ma non ha pensato a chiudere a chiave la porta d’ingresso. La madre le aveva lasciato il pranzo pronto e le aveva raccomandato di farsi bella. Roberta ha obbedito ma il gusto della scoperta l’ha presa e la curiosità di rivedere ciò che c’era in soffitta l’ha portata a salire, aprire la porta ed entrare. Camminando in quel locale aveva paura di sporcare ...
... con la polvere la sua bella gonnellina blu cobalto ed anche la camicetta traforata e ricamata però, eliminata la polvere con uno telo, si è seduta su una sedia e sollevando con lentezza le gambe, ha pensato di togliere il piccolo perizoma. Si sentiva eccitata ed in quel locale dove nessuno sarebbe salito a cercarla poteva essere il suo nido ed allora ha pensato di dedicarsi alla sua operazione preferita. Nel farlo guardava accuratamente con sguardo carico di voglia la pelle liscia delle gambe slanciate ed i suoi sandali alla schiava senza tacco che erano allacciati alla caviglia sostenuti ai piedi da una striscetta sulle dita. Tutto ciò che la circondava non la interessava; ora era lei al centro della sua attenzione e si comportava da narcisista ninfomane con le gambe spalancate e la fighetta larga. Roberta aveva imparato seguendo i consigli delle sue amiche più intime i passaggi per arrivare a sbrodare. Ora in quel luogo così riservato e non certo ospitale, se la stava menando che era un piacere e quando stava per sbrodare spingeva il ditino sul clitoride raggiungendo un orgasmo incredibile. Ormai presa dalla lussuria ed avanti nella sua goduria e nel suo darsi piacere, non si è accorta della presenza di Elena, una ragazza coetanea che abitava nello stesso piccolo palazzo. Questa ragazza non le era simpatica forse perché era carina ed appariscente come lei ma più attraente ed i maschi la preferivano. Loro due non erano mai andate d’accordo in nulla. Era da un po’ che ...