Viaggio a roma - 1
Data: 07/04/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: gioviaf, Fonte: Annunci69
... scompartimento intravvedevo il suo viso arrossato e gli occhi chiusi e mi fu facile rendermi conto di come avesse raggiunto il piacere.
“Oh, mio caro tu ci sai fare”. Con questa frase e senza attendere oltre decise di iniziarmi ad una della pratiche più difficili dell’arte amorosa. Appoggiandomi una mano sulla nuca cominciò ad esercitare una leggera e continua pressione fino a piegare il mio busto in avanti. Due cosce piene, inguainate nelle calze scure si aprirono per fare spazio al mio viso e poi si richiusero per trattenermi; l’odore aspro di una fica già bagnata penetrò le mie narici.
“Leccami…” implorò.
Si era sollevata un po’ sul sedile appoggiandosi con le mani al bordo e sotto la mia bocca si aprirono le labbra del suo sesso… labbra umide d’amore e del godimento appena provato.
Un nuovo attacco di timidezza mi bloccò. Mi chiedevo cosa avrei dovuto fare. Ero paralizzato dalla paura di commettere qualche errore.
Anna si spazientì. “Veloce! Vai veloce con la lingua. Leccami… sto aspettando. Ho bisogno che tu mi succhi”. Avrei ben voluto succhiarla mai come cominciare senza apparire inesperto? “Dai Gio, non farti pregare. Quello che devi fare è fare passare la lingua su tutta la mia fica e insistere sul clitoride. Occupati soprattutto del mio piccolo bottoncino”.
Dopo avere ricevuto questi consigli mi sentii salvo e subito mi misi a leccare quello che avevo finora considerato il luogo prediletto dei giochi lesbici. “Oh Gio, un po’ più veloce e un ...
... po’ più forte. Oh… ecco, esattamente così…”
Anche se il suo corpo sembrava inarcarsi sotto le sferzate della frusta del piacere, Anna non rinunciava alla sua parte di educatrice.
“Caro… spingi la lingua dentro la mia fica, sì, come facevi un attimo fa, così, sì così, fa che la senta dappertutto, su tutta la fica e anche dentro. Caro, così, proprio così si lecca la fica. Oh sì…”
Era meraviglioso. E pensare che mi ero intimidito. Avrei potuto sposarmi prima di conoscere Anna e mai avrei avuto il coraggio di chiedere ad una donna, a mia moglie, di farmi sentire il sapore della sua fica. Per pudore avrei potuto passare tutta la vita senza conoscere una simile delizia.
Mi abbeverai alla sua vulva umida e non ne ero mai sazio ma lei mi fece interrompere. “No… è troppo Gio” era scossa dai brividi, “Oh no. Fermati. Fermati. E’ troppo!” e mi prese per i capelli per allontanare la mia testa dal suo ventre.
Dopo questo successo insperato non sognavo che di farla godere ancora molte volte senza che lei si preoccupasse di me.
Nei miei pantaloni il cazzo era teso al punto di farmi male e quanto ai miei testicoli erano così pieni che avevo l’impressione che potessero esplodere. Il fatto è che avevo troppo bisogno di chiavare. Avevo un gran desiderio di infilare quella splendida donna ma non avevo ancora il coraggio di prendere l’iniziativa non essendo ancora abbastanza sicuro di me per prendere il comando delle operazioni.
Per fortuna lei comprese la mia impazienza e ...