Viaggio a roma - 1
Data: 07/04/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: gioviaf, Fonte: Annunci69
VIAGGIO A ROMA 1
A 19 anni, avendo finalmente finito le scuole e ottenuto il sospirato diploma, ero uno di quei ragazzi che si consideravano degli esperti solo perché avevano giocato con le tettine delle ragazze o lo avevano infilato nella fica troppo ospitale di due o tre puttane.
In verità in amore ero solo un apprendista. Il che non impediva di darmi le arie di un esperto.
Bisogna dire che nella piccola città di provincia, dove i miei genitori erano proprietari di un albergo, il mio fisico prestante unito alla fiorente situazione finanziaria della mia famiglia, attirava su di me l’attenzione delle ragazze da marito e delle ipotetiche suocere.
Se un giorno, mio padre si trovava immobilizzato sopra una poltrona da un attacco di sciatica, non avessi dovuto recarmi a Roma per sistemare alcuni affari con l’amministratore di un immobile che possedevamo, certamente avrei finito per lo sposare una di quelle oche bianche senza avere avuto il tempo di compiere la mia educazione erotica. E non avrei potuto conoscere i segreti dell’amore poiché in questo campo ero una disgrazia. Durante tutta la nostra vita noi avremmo dunque continuato, lei ad aprirmi le cosce con rassegnazione, io a sbatterla come un beota per renderla pregna o più egoisticamente per svuotare i testicoli troppo pieni.
In breve, avremmo conosciuto la triste esistenza della maggior parte di coppie per le quali l’andare a letto finisce per essere soltanto una semplice formalità fisiologica.
Ma ci fu ...
... questo viaggio a Roma e di colpo io dovevo prendere conoscenza della mia imperdonabile ignoranza.
Per non perdere tempo inutilmente decisi di viaggiare di notte. Il treno stava per lasciare la stazione ed io, solo nello scompartimento, mi ero sprofondato nella lettura di un romanzo erotico quando di colpo ebbi un sussulto. La porta si era aperta ed era entrata una giovane donna il cui elegante tailleur nero scolpiva un corpo che, senza paura d’esagerare, voglio qualificare assolutamente stupendo, un corpo da urlo.
Avendo sistemato la sua piccola valigia di cuoio rosso, la sconosciuta si mise a sedere di fronte a me. Poi accavallò, scoprendole bene in alto, le sue lunghe gambe inguainate di nailon scuro. Logicamente le avventure narrate nel libro che stavo leggendo mi parvero di colpo prive di interesse.
Avrei voluto intraprendere una conversazione ma la tipica timidezza dei giovani me lo impediva. Per fortuna la giovane donna si mise una sigaretta tra le labbra e subito mi affrettai ad offrirle la fiamma del mio accendino.
Dopo avermi ringraziato la sconosciuta, con una voce calda che mi accarezzò deliziosamente i nervi, mi chiese quanto tempo avremmo impiegato per arrivare a Roma. Dopo la mia risposta mi confessò che non vedeva l’ora di fare rientro nella capitale. “Finalmente tornerò a vivere. Ho dovuto passare alcuni giorni in un piccolo paese dell’entroterra ligure per una eredità… ma se lei sapesse quanto sono riuscita ad annoiarmi…”
Mi confessò che lontana ...