A slave cuckold story
Data: 07/04/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Veronika7, Fonte: Annunci69
... Ray.
Al posto del cazzo aveva una pompa di benzina.
Io avevo un piccolo lombrico, mentre lui aveva un anaconda.
Il suo pene aveva una bottiglia di vino di diametro, e già da moscio era lungo almeno due volte il mio.
Silvia li prese in mano entrambi, comparandoli.
-Visto?- disse.
Sprofondai in un incubo.
Si, avevo un cazzetto, e allora? Ray aveva il cazzo più grosso che avevo mai visto in vita mia. Ed ora? Che cosa sarebbe mai potuto accadermi?
-Se vuoi continuare a stare con noi due, devi superare due prove…- mi fece Silvia
Sbuffai. Ma il mio cazzo duro non mentiva. Quella situazione mi arrapava da morire.
Sono nato cuckold.
-E sia… qual è la prima prova?-
-Devo legarti le mani dietro la schiena…-
-Va bene- acconsentii.
Silvia prese un paio di manette. Pensavo de peggio.
Invece ciò che accadde subito dopo mi gelò il sangue.
-Inginocchiati- mi fece Silvia. Non volevo crederci. Ma ubbidii.
Lei calò di nuovo giù i boxer di Ray.
Mi ritrovai quel pisello enorme, ancora moscio, a pochi centimetri da me.
-Succhiaglielo-
-Mai e poi mai!- urlai.
Ray mi diede una sberla.
-L’hai fatto innervosire. La prossima volta che ti rivolgi a lui così, vai fuori!- mi gridò contro la mia amata. Non avevo altra scelta.
Non potevo neanche prenderlo in mano. Aprii solamente la bocca e quell’enorme melanzana mi entrò dentro.
Che schifo! Non avrei mai pensato in vita mia di succhiare il cazzo di un uomo, tantomeno di un nero. E ...
... invece dovetti andarci forte di lingua, visto che non potevo usare le mani.
Lingua e ritmo con la testa, proprio come facevano le pornostar cu sui mi segavo.
Eh già, Silvietta non me lo succhiava mai.
Mentre io stavo spompinando quel bull sconosciuto.
Ad un certo punto divenne duro, mi sentii soffocare. Ray si era rotto di tutta quella mosceria, e mi prese la bocca ed iniziò a scoparmi le fauci.
Ero immobilizzato, stupefatto, annichilito.
All’improvviso Ray emise un grido animalesco ed un torrente di sborra mi si riversò in gola.
-Ingoiala fino all’ultima goccia, lo sperma di Ray è sacro, lo so bene!- mi ordinò Silvia, che nel frattempo mi tolse le manette.
Ray andò in un altra stanza, e Silvia fu un fiume in piena.
Mi baciò in bocca- Antonino, sei stato bravissimo! Un’altra prova e potrai condividere questo sogno con me!-
Ero allucinato. Ray tornò con una gabbietta legata da un perizoma.
-E quella cos’è?- domandai
-E’ una gabbia di castità, te la devo mettere per non farti avere più erezioni!- mi spiegò la mia amata.
-E sia!-. Il peggio era passato. O almeno così credevo.
-Fallo vestire nell’altra stanza!- ordinò Ray.
Silvietta mi accompagnò. Ad attendermi c’erano degli abiti da troia.
Non avevo altra scelta.
Silvietta mi depilò, e mi applicò dello smalto rosa shocking su mani e piedi.
Dopo di chè mi mise del rossetto, una parrucca e del fondotinta.
Sembravo davvero una donna.
L’ultimo passo fu mettere dei trampoloni ...