1. Il profumo della lingerie di mia cognata


    Data: 04/04/2024, Categorie: Tradimenti Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69

    ... Dopo circa una ventina di minuti m, notai che Mery aveva socchiuso gli occhi e quasi si stava dormendo. Iniziai a guadarla tutta ed ammirare il suo bel corpo ed iniziai a sentire una strana eccitazione ma non osavo provarci. Eppure sarebbe stato facile, la preda fornitami su un piatto d'argento. Esitai pensando a mio cognato e a mia moglie, così facevo impazzire il telecomando, cambiando ogni secondo il canale.
    
    Purtroppo, la tentazione fa l'uomo ladro, e dopo altri dieci minuti mi decisi di provarci; appoggiai una mano sul suo ginocchio delicatamente, in modo che potesse sembrare un appoggio da poltrona: tanto per crearmi una scusa nel caso avesse reagito. Lei non diede segno di risposta, così diedi inizio ad un lento massaggio e man mano iniziai a scendere verso la coscia: partii da sopra e mi spostavo sul retro coscia fino ad arrivare ai glutei.
    
    Sudavo freddo!, ma la pelle liscia e profumata di Mery non mi dava modo di connettere, ed ad ogni passaggio di mano diventavo sempre più audace e mia avvicinavo sempre di più alle sue parti più intime: la fica. Arrivai facilmente ai glutei, grazie al fatto che i pantaloni erano larghi, e lei quasi in modo naturale divaricò leggermente le gambe; ora potevo proseguire giocarmi il tutto per tutto. Risalii il lato interno della coscia e man mano che avanzavo sentivo la pelle diventare sempre più calda. Ad un tratto sentii l’elastico della brasiliana; percepivo i primi peluzzi che contornavano il suo inguine: rimasi immobile ...
    ... perche' adesso ero a pochi centimetri dalla vagina, ma lei non dava segni di coscienza o almeno così sembrava. Il mio membro non riusciva a farsi strada, e più io osavo più induriva. Mi giocai il tutto per tutto, e con un gesto delicato feci scivolare il dito medio sotto l’elastico e dopo aver superato la folta peluria la infilai tra le labbra vaginali trovando un lago di umori. Il fatto che già era bagnata, mi fece capire che stava fingendo; fu allora che presi ancor più coraggio.
    
    Iniziai a muoverlo delicatamente in senso rotatorio, notando nell’espressione di mia cognata, una aria giuliva e ricca di godimento; con il dito cominciai a penetrarla e presi a muoverlo in un lento via-vai che lei assecondava con lenti movimenti del bacino.
    
    Ero al settimo cielo e il mio membro ora era diventato enorme e pietrificato tanto da farmi male; il mio pantalone non riusciva più a contenerlo. Ad un tratto il clima fu interrotto bruscamente dallo squillo del telefono; Mery fece un sussulto ed io istintivamente ritirai la mano facendo finta di nulla. Lei si alzo ed andò a rispondere, era tutta rossa in viso e con aria sconvolta. Era suo marito, lei cercò di mascherare la voce giustificandosi con una botta di sonno avuta sul divano. Conversava con lui dandomi le spalle, china sul mobile dove era appoggiato il telefono. Io da dietro ammiravo il suo bel culo ed ero ormai in preda ad una sconvolgente tempesta ormonale che non mi permetteva di essere lucido. Spinto anche dal fatto che durante ...
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