Il profumo della lingerie di mia cognata
Data: 04/04/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69
Ciao a tutti, mi chiamo Alfredo e vivo serenamente, in una villetta a schiera, sposato da circa otto anni con Serena. Viviamo una bellissima vita familiare insieme ai nostri due pargoletti, già grandicelli. Accanto a noi vive Mery, la sorella minore di mia moglie, sposata anch’essa con Marco e con due figli.
La mia vita scorreva tranquilla, casa, lavoro, vacanze, anche se ogni volta che passavo davanti al terrazzino di mia cognata il mio sguardo era attirato dalla sua biancheria intima, stesa ad asciugare. La mia attenzione era catturata da quei minuscoli pezzettini di stoffa, di cui quasi percepivo il profumo, e che in sé racchiudevano una grande carica erotica. Ogni volta era biancheria intima di colore diverso: o nera merlettata, o bianca o rosa, sempre delle stupende culotte ricamate e capitavano spesso dei perizoma o brasiliani che mi lasciavano un tantino incuriosito e intrigato. Mia cognata non è molto alta, ha capelli scuri, è magra di corporatura con un seno piccolo: una seconda o falsa terza in base ai push up, ma in compenso ha un culo che è tutto un programma. Non mi vergogno a dirlo che, nonostante abbia una buona vita sessuale, spesso è stata oggetto dei miei sogni erotici.
Tutto procedeva in modo regolare fino ad un giorno di fine luglio, quando per un problema in ufficio, fui costretto ad interrompere le mie ferie per rientrare a lavoro per tre giorni.
Rientrato a casa, salutai mia cognata che mi chiese come mai ero ritornato dalle ferie; dopo ...
... avergli spiegato il motivo lei fu lieta di invitarmi a cena anche per farle compagnia in quanto suo marito Marco, era fuori per lavoro e le loro ferie sarebbero iniziate solo dopo la prima settimana di agosto.
La sera mi recai a casa di Mery portando del gelato che avremmo consumato come dessert. Lei per praticità indossava un pantalone corto molto largo di colore bianco con sopra una maglietta chiara. Mi sedetti a tavola e la guardavo mentre si destreggiava con pentole e fornelli, il pantalone era trasparente e si intravedevano un bel paio di brasiliane chiare, credo rosa, che mettevano in evidenza il suo stupendo fondoschiena, tanto desiderato.
La cena andò avanti in modo sobrio con discorsi banali e di convenienza verso le 22,00, lei portò a dormire i due pargoli, ed io, sedutomi sul divano, guardavo la televisione; più per far trascorrere il tempo che per altro.
Dopo circa una trentina di minuti, ritornò e mi disse che era esausta e che i due piccoli la facevano impazzire; per lei era una gioia infinita quando si addormentavano perché ritornava la pace. Si sedette affianco a me e si afflosciò sul divano,; io mi spostai tutto su di un lato e gli feci posto per potersi stendere un pò. Lei eseguì, ma dato che il divano era un due posti e mezzo, dovette stare con le gambe piegate.
Fece un sospiro di sollievo e disse che era stanchissima; io allora dissi che se voleva dormire io sarei ritornato a casa mia, ma lei mi disse che non c’erano problemi e potevo ancora restare. ...