1. La sfida – Capitolo 3


    Data: 02/04/2024, Categorie: Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... aveva fatto fuori dalla palestra. Tania era brava, ma avrebbe dovuto impegnarsi molto di più per battere la sua rivale.
    
    Per mia fortuna, fu quello che fece: dopo aver succhiato i miei coglioni ed avermi leccato anche il perineo, fin quasi al buco del culo, sempre tenendo in una mano il mio cazzo e coccolandomi le palle, inginocchiata mi sorrise mesta. – Oggi speravo di potermi fare una vera scopata con te, passare il resto della pausa pranzo a letto con te che mi sbattevi… Ma devo tornare al lavoro prima perché una di quelle vecchie troie deve andare ad una festa e ci vorranno delle ore per farla sembrare umana.
    
    Accarezzai una sua guancia. – Mi spiace davvero. – le dissi, ed ero sincero. Avrei passato volentieri un paio di ore nella sua fica e nella sua bocca, a sborrare fino a quando dal mio cazzo sarebbe uscita solo schiuma. Ma, soprattutto, avrei voluto farle un cunnilingus di quelli che so fare solo io, per vederla contorcersi e gemere di piacere: l’avrei fatta mia, una nuova ragazza da fottere quando volevo. – Possiamo fare un’altra volta, non preoccuparti.
    
    I suoi occhi scintillavano di desiderio. Sempre continuando a guardarmi mormorò: – Mi piaci, e non mi piacerebbe che tu te ne vada così, con la voglia di sesso. – Una pausa breve, poi aggiunse: – La mia bocca è tua, fottila. – E la aprì.
    
    Io rimasi un attimo sconcertato, non credendo quasi a quanto avevo appena sentito: nei porno l’irrumatio era una pratica comune, e sembrava davvero eccitante, ma non ...
    ... l’avrei mai proposto ad una ragazza. Lo trovavo una pratica un po’ troppo estrema da praticare, soprattutto se lei non era veramente convinta, e la volevo vedere la volta successiva. Però… Però Tania mi stava invitando a servirmi della sua bocca come se fosse una figa, non un semplice pompino ma una vera e propria scopata nella sua cavità orale.
    
    – Ne sei sicura? – le domandai. Era meglio essere certi.
    
    Lei annuì con la testa. – Dai. – mi incitò con un sorriso, poi aprì di nuovo la bocca.
    
    Mi sembrava una follia, un sogno, ma non potei fare a meno di apprezzare la sua proposta. Quasi con imbarazzo le posi la punta del cazzo tra le labbra dischiuse e le appoggiai le mani sulle tempie (ammetto che tenere ferma la testa di una donna durante una scopata di bocca è quasi più eccitante che la scopata stessa). – Se ci sono problemi, avvisami che mi fermerò. – l’assicurai. Se da una parte temevo di soffocarla o farla vomitare, non volevo nemmeno mi mordesse l’uccello: avevo in programma anche Federica da scopare, e comunque fosse andata nei minuti successivi era mia intenzione farmi pure lei.
    
    Quando lei annuì con la testa, spinsi con delicatezza. Non era certo la prima volta che il mio cazzo entrava nella bocca di una ragazza, ma era al contempo la prima che ce lo infilavo io con la sua testa ferma. La sensazione era strana, al contempo simile a quella di un pompino e diversa: mentre con una pompa la ragazza muoveva la lingua lungo l’asta della nerchia, qui era irrigidita, quasi ...
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