1. Godere nella vergogna xix


    Data: 02/04/2024, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... cose che mai avresti immaginato di poter fare. – riprese Gaston – Se fossi solo una puttana non mi divertirei, ma l’idea di poter pervertire una signora così per bene mi eccita troppo. Ora so che potrei chiederti qualunque cosa.”
    
    Lo guardavo e mi masturbavo, lo ascoltavo e mi masturbavo, ero eccitatissima, forse davvero poteva chiedermi qualsiasi cosa.
    
    Gaston accompagnò i tre alla porta e per un attimo restai sola in quella camera. Ero sola ma non riuscivo a fermarmi, continuavo a muovere le mie mani dentro di me provando un malsano piacere.
    
    Gaston rientrò.
    
    “Ti ho portato di nuovi clienti - continuò – Dovrai essere particolarmente disponibile, loro ti devono preparare per la persona che verrà dopo. Voglio che dopo esserti concessa al loro piacere tu ti faccia venire ancora addosso e tu finisca a spalmarti il loro sperma su tutto il corpo con le tue mani. Ti voglio una maschera di sperma con il volto ed il corpo ricoperto del loro sperma e ti voglio mostrare in questo stato a quel mio amico italiano che dubitava che sarei riuscita a trascinarti fin qui.”
    
    Che cosa stava dicendo? Di che cosa parlava? Eppure io continuavo a toccarmi tra le grandi labbra, ogni tanto mi penetravo con le dita ormai fracide di umori. Non lo sentivo quasi più, anche se le sue parole arrivavano al cervello e allo stomaco come colpi terribili. Mi rendevo conto che ero ormai in balìa delle sue voglie, delle sue perversioni erotiche, mi rendevo conto che stavo sull’orlo di un limite che, ...
    ... una volta superato, sarebbe stato difficile, se non impossibile poterne uscire e tornare indietro.
    
    La vergogna mi assaliva, ma nello stesso tempo mi invadeva anche il godimento.
    
    Continuavo a toccarmi stesa su quel letto e con le gambe aperte ormai senza nemmeno più pudore.
    
    Avevo gli occhi chiusi cercando di far aumentare la mia eccitazione e quando li aprii mi trovai di fianco al letto tre uomini. Di colpo serrai le gambe tenendo la mano sulla mia vagina, presa dalla vergogna di essere stata scoperta in quel modo da tre estranei.
    
    Poi li riconobbi, erano i portieri dell’albergo.
    
    “Ecco la distinta signora – disse uno dei tre – quella con la puzza sotto il naso, tanto austera e snob. Chi l’avrebbe immaginato che poi è così puttana.”
    
    Iniziarono a toccarmi, ad accarezzarmi, a aprirmi le gambe. Ormai la mia volontà non esisteva più. Assecondai i loro movimenti aprendo le gambe e sporgendo il petto per farmi accarezzare i seni e i capezzoli.
    
    Uno alla volta i tre si spogliarono mostrando i sessi in piena erezione e anche più grandi di quanto mi sarei aspettata.
    
    Mi fecero alzare e inginocchiare tra di loro. Uno mi puntò il suo membro sulle labbra e aprii subito la bocca per accoglierlo senza ribellarmi, gli altri due mi presero le mani e le portarono sui loro sessi per farsi masturbare.
    
    “Che bel fondoschiena che ha questa puttana – disse uno dei due – bella scritta e bello anche quel gioiellino nel culo.”
    
    Già, quel plug che prima mi era stato infilato e che ...