Nicola, il più carino - capitolo 3
Data: 27/03/2024,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... cambiando. Ma questa volta era decisamente una cosa più seria. Lacrime rigavano la sua faccia, aveva un taglio sopra l’occhio destro e la mascella sinistra era stata ferita. Anche il labbro inferiore era stato ferito ed il sangue gocciolava sul mento. Scesi più giù sul suo corpo e notai che c'era sangue che colava attraverso la camicia sulla spalla destra rendendo cremisi la camicia di jeans. Probabilmente era un regalo del grosso anello di Giacomo.
Robbie mi raggiunse accanto a Nic, la sua faccia era piena di preoccupazione. Lo guardai che anche lui aveva preso qualche colpo: l’occhio sinistro era gonfio e la mano che aveva schiaffeggiato la mascella di Giacomo era gonfia. Sembrava che io avessi subito minori danni, ero riuscito ad evitare colpi alla faccia, ma il mio rene destro mi faceva male come la parte della mia testa dove Giacomo mi aveva colpito nel tentativo di allentare la mia presa. Ma per il momento i danni di Nic erano la preoccupazione più incalzante.
“Ehi amico, sei ok?” Gli chiesi sottovoce.
“Sono stato meglio.” Gracchiò mostrando un piccolo sorriso: “Dio mi fa male la testa.”
“Quel taglio sembra piuttosto grave.” Gli dissi: “Penso che faremmo meglio a portarti all’ospedale per farti vedere. Andiamo.”
Gli offrii la mia mano e lo tirai delicatamente in piedi. Guardò in giro per la stanza: “I miei genitori mi uccideranno!” Disse piano. Tre degli otto bicchieri di cristallo che una volta erano stati sull’angoliera, erano stati fracassati, due ...
... da Giacomo. Il brandy uscito dal bicchiere che aveva lanciato attraverso la stanza aveva creato una macchia color crema sul muro e i resti stavano ancora colando sul pavimento. C'erano varie macchie sulla moquette del pavimento, quasi sempre di natura alcolica dall'odore, insieme a dozzine di cartacce e briciole. Una bottiglia di whisky era stata gettata per terra e la maggior parte del liquido era già colata sul tappeto. Sembrava che un piccolo tornado avesse attraversato la stanza.
“Huh, è il nostro nightmare!” Disse Robbie guardandosi intorno e tentando risollevare un po’ l’umore.
“Sì!” Disse Nic d'accordo, mentre sorrideva: “Purtroppo questo è reale.”
Era passata un’ora quando lasciammo l'ospedale. Avevano dato dei punti al taglio sulla fronte di Nic, mentre la ferita sulla spalla era stata pulita e bendata. Le ecchimosi sulla faccia e sul capo tuttavia avevano un aspetto orribile, sarebbero guarite e si sarebbero affievolite, c'era stato detto. Robbie nel frattempo teneva del ghiaccio sull’occhio gonfio, mentre la mano con cui aveva colpito la mascella di Giacomo era stata bendata strettamente.
Certo era stato un fine settimana magnifico, pensai acidamente tra di me mentre guidavo verso la casa di Nic. Avrei voluto rilassarmi nelle braccia del mio giovane innamorato, invece avevo praticamente lottato per la mia vita e la vita del mio innamorato, contro una banda di ubriaconi omofobici. Le cose non stavano andando decisamente secondo il piano.
Eravamo in ...