Da collega irreprensibile ad amante perfetta..e forse anche di più
Data: 27/03/2024,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: zelica, Fonte: RaccontiMilu
... piano terra e ricominciavamo. Spesso volevo controllare se aveva fatto la brava’ ed era senza perizoma. Le vietavo di metterlo quando sapevo di incontrarla. Anche per le scale ci incontravamo, ma erano toccate sfuggenti, veloci, solo per eccitarla e saperla così per molto tempo. Le nostre colazioni divennero pranzi, per avere più tempo per noi. Una volta subito dopo un pranzo frugale, la portai in un noto sexy shop, molto grande. Lei si vergognava da morire, mi confessò dopo che era stata la sua prima volta. Aveva un vestitino leggero, sandali con tacco immancabile, non aveva il perizoma perchè le vietavo di metterlo quando ci incontravamo, impermeabile leggero. Entrammo attraverso delle scalette, lei teneva gli occhi bassi, non sapeva dove guardare. Facemmo un giro per le vetrine, i pochi uomini che c’erano la mangiavano con gli occhi, si percepivano i loro pensieri: ma che ci fa una signora così per bene in questo luogo squallido, deve essere una gran porca.
Beato il marito che le sta accanto’. La portai davanti alle fruste, nel reparto sadomaso. Si stava meravigliando di quanti attrezzi per torture esistessero, pinze per capezzoli, fruste per cavalli, plug anali di dimensioni eccessive, catene’ La sua mano iniziava a sudare, mi stringeva forte le dita, stava diventando paonazza. SI vergognava da morire ma’. mi confessò che si stava eccitando. Iniziava ad immaginarsi lei legata, bendata e abusata come nelle foto delle scatole degli attrezzi. La portai poi davanti ...
... ai falli, di tutte le dimensioni, da quelle minime a quelle estreme, impossibili solo da immaginare. Allora io ad alta voce li commentai con frasi del tipo: cara cosa ne pensi di questo? e di quello? Riusciresti ad usare questo? Guarda che circonferenza alla base’.I pochi uomini presenti la guardavano con interesse, le scrutavano le gambe nude che uscivano da sotto l’impermeabile, avrei voluto pagare qualsiasi cifra per sapere cosa stavano pensando, quali falli avrebbero voluto usare su di lei, come la avrebbero fatta urlare di piacere. Lei non riusciva a parlare, voleva solo uscire da li il prima possibile ma si accorse’ che oltre la vergogna si stava bagnando’ e tanto’ aveva paura che i suoi umori colassero sulle cosce e si vedessero. I capezzoli spingevano contro l’esile tessuto del vestitino. Era al limite. A quel punto uscimmo e rifacemmo le scale con gli occhi degli uomini che cercavano di sbirciare sotto la sua gonna’. Andammo in macchina sua, parcheggiata in in strada, eravamo eccitatissimi, mi sono seduto sul sedile del passeggero e come lei è entrata mi sono tuffato tra le sue gambe.
Gliel’ho aperte di colpo e tenendogliele larghe ho trovato il suo sesso depilato completamente bagnato. La lingua titllava il clitoride, leccava le piccole labbra, i suoi umori mi bagnavano il naso, infilai due dita in vagina e affondarono senza resistenze per quanto era bagnata, toccai l’utero’ lei stava impazzendo, si irrigidiva sullo schienale del sedile, le sue mani che mi ...