1. Una calorosa amica di infanzia (Seconda Parte)


    Data: 28/08/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: cockam2611, Fonte: xHamster

    ... ventre per andare a verificare fisicamente l’erezione che stava salendo, costretta nei pantaloni. Accarezzai il mio pacco divaricando leggermente le gambe per dare più spazio al mio cazzo che iniziava a gonfiarsi.
    
    Monica evidentemente si accorse che nell'ultimo minuto mi ero distratto e rispose:” Cosa stai facendo Giorgio, è entrato qualcuno in camera tua?” “No, no, non c’è nessuno in casa a parte me… stavo ricordando ciò che abbiamo fatto due giorni fa e… beh, mi sto eccitando…” ebbi il coraggio di confessare.
    
    Non potei più resistere ed abbassai lentamente la cerniera dei pantaloni, infilai le dita nella fessura ed iniziai ad accarezzare il mio cazzo attraverso il tessuto degli slip.
    
    “Ma non hai risposto alla mia domanda, Monica: cosa intendi dire esattamente quando affermi che ti dispiacerebbe interrompere il nostro gioco!” insistetti, reso più audace dall'eccitazione che cresceva in me.
    
    “Davvero ti stai eccitando mentre parli con me?” rispose Monica con un tono misto di stupore e sensualità. “E cosa stai facendo esattamente?... Dimmi dai, ma voglio la verità, non inventare!” continuò con tono sempre più divertito ed eccitato.
    
    “Davvero lo vuoi sapere?” chiesi io per prendere tempo e farmi coraggio. “Sì, è ovvio, dai… non essere timido, raccontami cosa stai facendo, dimmi dove sei, come sei vestito, voglio sapere tutto!”
    
    “Okay, ad una condizione: che anche tu mi racconti cosa stai facendo!” risposi io con un leggero moto di orgoglio. “Anche se non hai ...
    ... ancora risposto alla mia domanda” continuai facendo finta di essere offeso.
    
    “Dai racconta!” mi incalzò ancora Monica.
    
    “Beh… ti ricordi camera mia? Mi sembra che ci fossi venuta un paio di volte qualche anno fa” iniziai io.
    
    “Sì, me la ricordo abbastanza bene”. “Ecco, allora immaginami sdraiato sul mio letto, con la testa appoggiata sul cuscino e le gambe leggermente divaricate e distese. Tu come sei messa, invece?” chiesi io per stuzzicarla.
    
    “Io sono seduta alla scrivania” rispose Monica. “E come sei vestita?” chiesi ancora. “Indosso un pigiama corto e leggermente largo, bianco con dei disegni verdi. E tu come si vestito?” chiese Monica lasciando trasparire una leggera eccitazione nel tono della voce.
    
    “Io ho una maglietta bianca ed i jeans. E tu cosa stai facendo?” azzardai chiedere.
    
    “Mi fai arrossire, Giorgio, ma ti ho promesso di stare al gioco, quindi sarò sincera: mi sto accarezzando i capelli, sollevandoli da dietro il collo con una mano e lasciandoli ricadere sulle spalle. Il movimento del braccio verso l’alto fa sollevare il mio seno; sento il cotone della mia maglietta scorrere dolcemente sui capezzoli, e dei leggeri brividi attraversano il mio corpo concentrandosi in mezzo alle mie cosce.”
    
    “Wow” non potei fare a meno di esclamare. “Sei forte Monica! Non ti facevo così ardita e sensuale, mi stai davvero emozionando!” “Solo emozionando?” rispose Monica con un lieve accento ironico. “No, lo confesso, mi stai eccitando da morire… vorrei essere lì con te ...
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