1. Diario di Hélène - Il tagliando


    Data: 25/03/2024, Categorie: Tradimenti Autore: Hélène Pérez Houllier, Fonte: EroticiRacconti

    ... in buona compagnia”. Aveva già deciso in cuor suo, che non avrebbe rivelato nulla del fatto di averlo scoperto: aveva tantissima paura di perderlo e lo sapeva.
    
    Nell’atrio della palestra vi era una piccola caffetteria, ed allora Samir pensò di offrire loro un qualcosa da bere; Hélène dovette accomodarsi tra i due uomini su un alto sgabello, non riuscendo a trattenere un certo imbarazzo: aveva le gambe interamente di fuori, accavallate in maniera tutt’altro che naturale e disinvolta; il suo uomo dovette finalmente apprezzare il vestitino succinto che lei aveva indossato, ed allora ammiccando le disse con complicità: “Questa sera hai davvero esagerato…”.
    
    La povera Hélène intrerpretò quelle parole in modo completamente differente; era come se egli intendesse piuttosto redarguirla, per il modo in cui lei aveva deciso d’intrufolarsi dentro alla sua sordida routine personale, compiendo un qualcosa di totalmente inusuale rispetto alle loro consuete abitudini. Per un istante temette addirittura di dover pagare pegno: aveva sbagliato per ben due volte, lasciandolo dapprima da solo durante il lungo fine settimana, e poi spiandolo di nascosto dentro allo spogliatoio degli uomini.
    
    Maurice era una persona piuttosto effemminata nei modi, anche se il timbro di voce che egli possedeva non lasciava trapelare nulla della propria diversità. Hélène non riusciva ancora a comprendere cosa mai potesse aver spinto il proprio uomo, a cercarsi una distrazione fisica di quel tipo.
    
    Ad ...
    ... un certo punto il giovane pensò di congedarsi, il silenzio imbarazzato della piccola caffetteria non lo lasciava affatto libero, di mantenere nascoste tutte quante le sensazioni e le strane emozioni che egli poteva nutrire in quegli istanti; non era innamorato di Samir nella maniera tradizionale, ma tantomeno era a conoscenza del fatto che quegli avesse nella propria vita abituale, una compagna come Hélène: fece così cenno d’alzarsi senza aggiungere nulla, lasciando intendere di volersene andare via di suo conto.
    
    “Come sei venuta?” domandò Samir alla paffutella giornalista un istante prima che quegli si accingesse a salutarli; Hélène sospirando rispose: “Ho preso la macchina, ma ho paura… temo che si sia completamente guastata”.
    
    Maurice si bloccò su due piedi, e guardando per la prima volta la paffutella giornalista negli occhi, con uno sguardo sottile, le disse in modo garbato dandole del lei: “Se vuole posso darle io un’occhiata. Lavoro in un’officina e riparo automobili dalla mattina alla sera tutti i maledetti giorni; se vuole me la faccia vedere adesso, prima che io me ne vada”.
    
    Non ci voleva certamente l’occhio esperto di un meccanico, per comprendere come la situazione della macchina di Hélène fosse a dir poco drammatica; “Posso dirle che è un miracolo se solamente cammina?”, commentò Maurice in modo gentile ed ironico; Samir prese simpaticamente la sua donna per un orecchio, commentando: “Meno male che hai trovato lui, sennò uno di questi giorni restavi a ...
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