L’animatore dell’albergo : Parte 2
Data: 24/03/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Autore: SSMT, Fonte: RaccontiMilu
... morbidi come una ragazza con metà dei suoi anni. Continuai quindi la mia spinta dosando la forza e lei assecondò allontanandosi impercettibilmente da me…dopo aver ricaricato la forza delle mie gambe riprovai una seconda spinta, stavolta Morgana restava immobile opponendo la giusta resistenza a quella mia penetrazione anale. Il mio pene, ancora più turgido, percepiva esattamente ogni piega del suo culo, ogni piccola protuberanza di quel buchetto ormai violato ed asciutto. Feci cadere della saliva dalla mia bocca nella piega delle natiche facendola confluire nel buco ormai pieno del mio piacere, Continuai a spingere aumentando via via la frequenza come la mia convinzione che le sarei venuto dentro come giusta ricompensa per quanto successo in quella giornata. Lei intanto gemeva, avevo un tono a metà strada tra il piacere e il fastidio, quasi di gridolini di dolore che mi eccitavano ulteriormente. Si pose quindi sulle spalle, allungando le sue mani sui glutei prima ed allargandole poi in un tentativo di agevolare la mia penetrazione riducendo il dolore. Alzando il volto al soffitto, iniziai a fantasticare su Rosa, la donna che appena un giorno prima avevo spogliato in quella stanza. Anche senza ...
... sodomizzarla come Morgana, mi aveva lasciato un ricordo indelebile. Questo pensiero, le sue forme più morbide e anche il suo nstesso rifiuto mi fecero presto esplodere con lo sperma che riempì il lattice …mi sarebbe piaciuto venirle dentro ma non mi fidavo di un rapporto con una perfetta sconosciuta che comunque doveva saperla lunga sulle frequentazioni maschili. Lei si accasciò sul letto, continuandosi ad accarezzare il sedere mentre io stretto il pene alla base, lo sfilai da qual buco che, lubrificato di gel e saliva emise qualche “sbuffo rumoroso “ di aria che cancellò le residue vanità di Morgana. Era ormai completamente svuotata da ogni velleità e giaceva madida ma a cavallo dei due lettini di quella camera di albergo. Quasi mi spiaceva a vederla cosi ma pensai che era stata lei a provocarmi ed io, alla fine, avevo ottenuto quello che da anni cercavo. Andai in bagno, afferrai della cartigenica, sfilai il preservativo che gettai , inizia a lavarmi in doccia dove lei mi raggiunse, dandomi una pacca sul gluteo mi fece intendere, ancora unna volta, di quanto le fosse piaciuto e mi intimò di non dire nulla a nessuno, le risposi, come la mattina a bordo piscina “ a sua completa disposizione”.
Segue…