Storia della scienza, tra donne e buchi neri
Data: 23/03/2024,
Categorie:
Comici
Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti
L'astrofisica recente
È evoluta veramente.
L'universo i suoi misteri
Svela agli scienziati veri.
Ma in passato era già nata
'sta dottrina strampalata
Che associava alla natura
Delle donne la premura.
Quella scienza molto antica
Si occupava della fica
E inventando dei pretesti
Promuovevansi gli incesti.
Sì parlava dello studio,
Delle formule il preludio.
Ma lo scopo, fino in fondo,
Era il culo bello tondo
Di ragazze e belle donne.
Roba da restare insonne!
Di madame e damigelle
Di toccare le mammelle.
E se andava la serata
Ci scappava una scopata.
Già con Socrate ad Atene
Il terrore per l'imene.
Si diffuse al Partenone
Colpa pur di Pigmalione.
I filosofi più antichi
eran alti e molto fichi.
Attiravan le ragazze,
che accorrevan tutte pazze.
Raccontavano favelle
Alle giovani più belle.
Passeggiavano tra i templi
Ma nell'ombra erano scempi
Di culetti e passerotte,
Di membrane presto rotte.
Con la scusa della scienza
Sì spargeva la semenza.
Quei filosofi e oratori
Pretendevan tutti i fori.
Fin dai tempi di Santippe
si facevan far le pippe
Mentre già dopo Platone
si diffuse il soffocone.
Quando infine giunse Eunica,
si parlava ormai di fica.
Archimede a Siracusa
Non chiedeva neanche scusa.
Duro il membro, era una trave;
Poi bruciava qualche nave.
Dicono poi che Plutarco
Nelle fighe aprisse un varco.
Ci si ferma un bel ...
... momento,
Serve del discernimento.
Non bastavan più le rette
Per studiare culi e tette.
“Qui ci vogliono misure
Più precise, più sicure.
Curve ed angoli importanti
Giovan anche agli impotenti!”
Per fortuna un greco ameno
Inventò seno e coseno.
Sono queste, due unità
Fatte all'uopo per beltà.
Per aver nozioni vere
Delle zinne e delle pere.
Delle chiappe e i culi sodi
Per cantar di scienza e lodi.
Arrivarono i romani
Penetrando nei forami
Senza chiedere il permesso
E da allora nacque il sesso.
In quei giorni Plinio il vecchio
Lo menava usando un secchio.
E il nipote, più perfetto
conosceva bene il retto.
Conquistarono un impero.
Ma ragazze e pelo nero
Si dimenticaron presto
e la storia fece il resto.
Voglio dir degli scienziati,
certo non dei magistrati,
tantomeno gli oratori;
non vi dico i senatori.
Penso all'urbe di Pompei,
e quel nome, non saprei...
Con quel nome evocativo,
già mi tocco mentre scrivo.
Venne poscia il Medio Evo:
Due parole gliele devo.
Gli scienziati in estinzione,
Colpa dell'Inquisizione,
Se ne stavano nascosti,
Ma con membri belli tosti.
Fino al tempo delle streghe
Si facevan far le seghe.
Ma se scienza nominavi
Tosto tra le fiamme andavi.
Se alla mente davi sfogo
Dritto andavi dentro a un rogo.
Con le fiamme calde e fulve
Non pensaron più alle vulve.
Poi arrivaron le crociate
E scordaron le patate.
Combattevan come ...